Ritrovato un libro del XVI secolo | Tornerà alla biblioteca arcivescovile - Live Sicilia

Ritrovato un libro del XVI secolo | Tornerà alla biblioteca arcivescovile

La biblioteca arcivescovile di Monreale

Il prezioso volume recuperato negli Usa dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio artistico.

MONREALE – Una “cinquecentina”, cioè un libro stampato nel XVI secolo, del filosofo naturalista Bernardino Talesio, “Varii de naturalibus”, misteriosamente trafugato, tornerà nella sua sede naturale, la biblioteca del seminario arcivescovile di Monreale “Ludovico Torres”. Quando e come sia sparito non si sa, l’unica certezza è che il nucleo tutela patrimonio artistico dei carabinieri è riuscito a scovarlo a Boston, in seguito alla denuncia di don Giuseppe Ruggirello, direttore della biblioteca. A darne notizia è stato il maggiore Luigi Mancuso.

Il prezioso volume è soltanto uno degli oltre 500 trafugati, fra incunaboli, manoscritti, cinquecentine e altri libri rari. Tutte opere appartenenti al Fondo antico della biblioteca, donate dal cardinale de Torres nel 1591, un anno dopo la fondazione dello stesso seminario, per sua volontà. Almeno per questo libro è stato scritto il lieto fine e a breve tornerà al suo posto. Tutto è cominciato qualche anno fa, quando don Ruggirello, facendo una ricerca sul web ha scorto la firma del cardinale spagnolo sul frontespizio del libro di Telesio.

“E’ il segno distintivo – ha spiegato il direttore – di questa donazione, traslata da Roma a Monreale. In seguito alla denuncia e alle varie rogatorie, la biblioteca di Boston ha chiesto ulteriore documentazione. A quel punto, ho tradotto dal latino la bolla papale, emanata da Clemente VIII, su richiesta del Torres, che tutelava e proteggeva i libri della donazione, colpendo con la scomunica “latae sententiae” non soltanto chi disperdeva i libri, ma anche chi li trasportava al di fuori, per la semplice consultazione. È bastato questo perché la biblioteca americana restituisse il volume. Un ringraziamento particolare voglio esprimere al brigadiere Antonio De Garbo che ha raccolto la denuncia e seguito tutta la vicenda”.

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