"Nessun collegamento con Buda" |Revocata la confisca a Vecchio - Live Sicilia

“Nessun collegamento con Buda” |Revocata la confisca a Vecchio

Alfio Vecchio era finito sotto i riflettori per l'appalto delle spiagge libere.

Corte d'appello
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CATANIA – “Nessun collegamento è emerso tra Orazio Buda e l’attività commerciale Catania Soft Air di Alfio Vecchio”. La seconda sezione della Corte d’Appello di Catania ha revocato la confisca dei beni nei confronti di Alfio Vecchio, il nome che qualche tempo fa era stato tirato in ballo per l’appalto delle spiagge libere del Comune di Catania. Per la Corte d’Appello, che ha accolto il ricorso del difensore Antonio Salvo, “diversamente da quanto sostenuto dal primo giudice non può ritenere provata alcuna interposizione fittizia posta in essere da Vecchio in favore di Buda”. Le società erano state sequestrate (e poi confiscate) dal Tribunale – Misure di Prevenzione dopo un’articolata indagine patrimoniale della Dia. Nel fascicolo erano anche finite le intercettazioni dell’inchiesta Prato Verde, che aveva fotografato un presunto sistema di estorsioni e portava alla ribalta la mafia rurale.

“La vicenda è stata definitivamente chiarita”, commenta l’avvocato Salvo a LiveSiciliaCatania. Amarezza per quanto ha dovuto affrontare il suo assistito: “Vecchio ha perso il lavoro – aggiunge – e la sua azienda a seguito del provvedimento è stata svenduta. Adesso gli sarà restituito solo un quinto di quanto gli era stato sequestrato. Una beffa nella beffa insomma”. Oltre questo poi Alfio Vecchio è stato investito dal ciclone mediatico relativamente all’appalto della balneazione. “Ruolo da cui si è dimesso ed ha quindi perso ulteriormente il lavoro”, dice l’avvocato Salvo.

La sentenza di revoca della confisca della Corte d’Appello sarà depositata dal difensore nel processo di primo grado in corso (scaturito dall’inchiesta Prato Verde) in cui Alfio Vecchio è accusato del reato di estorsione.

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