Dalle auto di lusso alle utilitarie| Rubati mezzi per un milione di euro - Live Sicilia

Dalle auto di lusso alle utilitarie| Rubati mezzi per un milione di euro

Alcune delle auto rubate scoperte dalla polizia in un deposito di viale Regione

Nei depositi anche una Bmw da 70 mila euro e varie Fiat Panda e Punto, tra le più rubate in città.

PALERMO – Decine di auto rubate, da quelle di lusso alle utilitarie, nei magazzini scoperti dalla polizia a Palermo. Gli uomini dell’Investigativa del commissariato Libertà hanno trovato alcuni mezzi già smontati, le quali parti sarebbero presto state rivendute a meccanici ed elettrauto, mentre altri erano ancora intatti, appena rubati in varie zone della città.

Refurtiva per un totale di un milione di euro nei depositi sequestrati in via del Macello, dalle parti di corso dei Mille, e in un grande deposito di trecento metri quadrati che si trova in viale Regione Siciliana. Sarebbe stata quanto prima ridotta a pezzi, ad esempio, una Bmw Coupè dal valore di settanta mila euro: era ancora integra, risultata rubata alcune settimane fa nella zona residenziale di Palermo. Avrebbero presto avuto lo stesso destino una Hyundai i20, una Nissan Micra, una Bmw X1 e diverse Fiat Panda nuovo modello, tra le auto più rubate in assoluto nel capoluogo siciliano, insieme alle Fiat Punto.

Si tratta di uno dei sequestri più sostanziosi negli ultimi anni sul fronte della ricettazione, una operazione che rappresenta soltanto il primo step delle indagini che puntano a smantellare l’intera organizzazione in cui ogni componente avrebbe un ruolo prestabilito. Il cinquantenne già finito in manette, infatti, avrebbe gestito i depositi, ma altri complici si sarebbero occupati dei furti d’auto e del trasferimento nei magazzini in cui sarebbero state smontate.

Ad acquistare i vari pezzi, in base a quanto accertato dagli investigatori, erano meccanici che arrivavano da tutte le parti della Sicilia e che potevano contare su prezzi concorrenziali e “cataloghi” tramite i quali scegliere cosa comprare. Parti di carrozzeria, pezzi meccanici ed elettrici, erano infatti rigorosamente selezionati e organizzati per categoria, in modo da facilitare il “lavoro” di rivenditori ed acquirenti, protagonisti di un vero e proprio mercato parallelo in grado di muovere migliaia di euro.


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