Formazione, sempre guerra al Tar | Avviso 8 in bilico fino a maggio - Live Sicilia

Formazione, sempre guerra al Tar | Avviso 8 in bilico fino a maggio

Accolto il ricorso di un ente: tra sei mesi si entrerà nel merito.

PALERMO – Poche settimane fa era arrivata una schiarita. Poche ore fa, invece, le nuove ombre. Non c’è pace per l’Avviso 8 della Formazione professionale, oggetto di una vera e propria “guerra” di fronte ai tribunali amministrativi tra enti e Regione.

A metà novembre, infatti, l’assessorato alla Formazione (in quel momento ancora senza un assessore designato) aveva incassato un successo di fronte al Tar che aveva respinto il ricorso di alcuni enti (Arces e Palladium ad esempio) contro le modalità di valutazione dei requisiti in vista appunto dell’inserimento nella graduatoria del mega-bando da 136 milioni di euro. Una schiarita, apparentemente.

L'avvocato Girolamo Rubino

Perché invece pochi giorni fa, il Tar è intervenuto nuovamente su un altro ricorso, questa volta avanzato, tra gli altri dagli enti Associazione Politea ed Eap, difesi dagli avvocati Girolamo Rubino, Calogero Marino e Lucia Alfieri. In questo caso – e in senso analogo il Tar si era espresso in passato di fronte alle doglianze dello stesso ente – i giudici hanno di fatto accolto l’istanza cautelare, di fatto allungando la classica “spada di Damocle” sull’Avviso.

Il Tar infatti ha deciso di fissare l’udienza di merito nel maggio dell’anno prossimo. Evidenziando, però, la presenza di fondati dubbi. L’ente, infatti, aveva in un primo momento sottolineato l’illogicità di alcuni parametri con un ricorso accolto dal Cga che aveva costretto l’assessorato a “riparametrare” quei requisiti, intervenendo sulla graduatoria. Ma secondo l’ente, quella modifica era stata di fatto ininfluente e non aveva, sostanzialmente, tradotto in pratica i rilievi del tribunale amministrativo. Lo stesso è accaduto poi per altri due requisiti richiesti agli enti.

“Fatto salvo – scrive adesso il Tar – ogni approfondimento in sede di merito, le censure oggetto dei motivi aggiunti non appaiono implausibili”. Dubbi che possono essere chiariti presto: “La richiesta misura cautelare – scrive infatti il Tar – può essere accolta ai soli fini della sollecita fissazione dell’udienza pubblica di trattazione”. Una udienza che si svolgerà il 31 maggio prossimo. Fino ad allora, l’Avviso per i corsi resta “in bilico”.


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