Orlando, Cammarata e altri 13 | Indagati per il "masso killer" - Live Sicilia

Orlando, Cammarata e altri 13 | Indagati per il “masso killer”

Il masso che uccise la donna nel sonno

La tragedia nel 2015 a Mondello. L'inchiesta è per omicidio colposo.

PALERMO – Non solo Leoluca Orlando. Sono in tutto quindici gli indagati per il crollo di un costone di Monte Gallo, a Palermo, che il 27 novembre 2015 uccise nel sonno Ornella Paltrinieri, 88 anni.

La stessa indagine per omicidio e disastro colposo coinvolge anche il predecessore di Orlando, Diego Cammarata, Antonio Maria Dino, Filippo Carcara, Francesco Mereu (responsabili unici del procedimento del progetto per la messa in sicurezza del costone), Massimo Verga (progettista dei lavori), Camillo Alagna, Rosario Verga, Emilio Di Maria, Giuseppe Vinti, Fabio Cittati, Vincenzo Verniglia, Aldo Pisano (tecnici del gruppo di progettazione), Salvatore Badagliacca, Nicola Di Bartolomeo (responsabili, assieme a Mereu, dell’ufficio “protezione civile” del Comune di Palermo). Hanno ricevuto tutti l’avviso di garanzia.

Secondo i pubblici ministeri, toccava a loro mettere in atto le misure necessarie “per la sicurezza di quella parete rocciosa le cui condizioni critiche di stabilità – si legge nella relazione di consulenza tecnica consegnata dall’ingegnere Giovanni Barla ai pm Silvia Benetti e Bruno Brucoli – erano ben note con particolare riferimento ad alcune aree sottostanti la stessa parete tra cui quella interessata dall’evento. Altrettanto noti erano gli interventi attivi e passivi da adottare per le stesse aree”.

La parete rocciosa dalla quale due anni fa si staccò quell’enorme masso che sfondò la parete della villetta schiacciando l’anziana mentre dormiva, già da dieci anni era classificata “a pericolosità P4 molto elevata” e di conseguenza anche le villette edificate lì sotto con regolare licenza erano a rischio molto elevato. È per questo che il Comune, nel 2004, predispose il progetto preliminare di consolidamento delle pareti rocciose, ma i lavori partirono solo il 10 novembre 2015, due settimane dopo il crollo di Monte Gallo.

Stralciata in vista dell’archiviazione la posizione di Mario Li Castri, difeso dall’avvocato Marcello Montalbano che ha fatto emergere l’estraneità del capo area del settore “riqualificazione urbana e infrastrutture” rispetto ai fatti contestati. 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI