Richiesta di fallimento del Palermo |Una super perizia per smentire i pm - Live Sicilia

Richiesta di fallimento del Palermo |Una super perizia per smentire i pm

Il patron del Palermo calcio Maurizio Zamparini

Il club di Zamparini si prepara a smontare l'atto d'accusa della procura nell'udienza del 7 dicembre

PALERMO – Sarà guerra di numeri il prossimo 7 dicembre davanti al giudice fallimentare Giuseppe Sidoti.

Il Palermo Calcio ha depositato una lunga memoria e sta lavorando agli ultimi dettagli di una super perizia per smontare l’atto d’accusa dei pubblici ministeri. Lo stato di insolvenza contestato dalla Procura sarebbe frutto di errate valutazioni da parte del consulente dei pm. Nessuna plusvalenza fittizia sulla cessione del marchio, nessun bilancio falsificato, nessun debito a differenza del passivo da 62 milioni che viene contestato.

Leggendo l’istanza di fallimento ci si accorge, però, che i risvolti penali della vicenda sono appena citati. Maurizio Zamparini è indagato per riciclaggio, autoriciclaggio e appropriazione indebita. Ipotesi che si intrecciano con la vicenda fallimentare che non ne svela il contenuto.

C’è un filone investigativo che ipotizza lo spostamento di capitali e il prelievo illecito di somme di denaro. I finanzieri stanno indagando anche su delle società estere, alcune delle quali, come Alyssa, vengono fuori nella vicenda fallimentare. Vicenda che qualora dovesse essere certificato lo stato di insolvenza societario, aprirebbe scenari pesanti per gli otto indagati.

Bocche cucite in Viale del Fante anche se dagli ambienti della società trapela grande serenità. Insomma, si dicono certi di potere chiarire ogni passaggio e che il loro punto di vista contabile convincerà anche i pubblici ministeri. Lo stesso presidente Giovanni Giammarva in un comunicato stampa ieri ha allontanato ogni sospetto, parlando di “una perizia della Procura basata su mere previsioni a nostro avviso inconsistenti”.

I bilanci sarebbero sani e trasparenti, come verrebbe confermato dal fatto che, da quando si è saputo dell’istanza di fallimento presentata, non si è fatto avanti alcun credito a rivendicare pagamenti non incassati.


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