Dal vecchio Bar Alba a Gammicchia | Ecco chi paga il pizzo a Palermo - Live Sicilia

Dal vecchio Bar Alba a Gammicchia | Ecco chi paga il pizzo a Palermo

Una frase intercettata

Saranno convocati dai carabinieri. I nuovi gestori del Bar Alba estranei alle indagini.

PALERMO -“Molti commercianti hanno ricevuto minacce, ma hanno ritenuto di non dover segnalare neanche questi episodi”, dice il capo dei pm di Palermo, Francesco Lo Voi. E adesso tutti questi commercianti saranno convocati dai carabinieri. Saranno messi di fronte a un bivio: denunciare o essere incriminati per favoreggiamento. Finora solo una manciata di negozianti e imprenditori ha denunciato di avere ricevuto la visita della “banda di parassiti” di Cosa nostra. Così l’ha definita Lo Voi. Il pizzo lo avrebbero pagati in tanti. Nei confronti di altri le estorsioni sarebbero state solo tentate. In quasi tutti i casi ha vinto la paura di subire ritorsioni. Anche perché spesso alle parole gli uomini del clan hanno fatto seguire i fatti.

Ecco l’elenco: birreria “Nuova Addaura”, Costrulandia con sede in via Belgio, “Pizzeria Savoca” viale Strasburgo (avrebbe pagato 3.000 euro), “Gammicchia gomme” di viale Strasburgo (volevano 20 mila euro), Bar Alba (5 mila euro per l’apertura del punto vendita di via Alcide De Gasperi e 500 euro al mese per gli altri tre ba. Si tratta della vecchia gestione a cui è subentrata una nuova proprietà estranea ai fatti), bar-pizzeria “Rosso sapore” di via Belgio, “Costruzioni Napoli Benedetto” (50 mila euro per tutti i lavori edili che stava facendo), barbiere “Piero Caccamo” in viale Strasburgo, “Bar Golden” in piazza Giovanni Paolo II (750 euro a Pasqua e Natale), “Edil Service” di Alcamo, “Pasticceria Cappello” di via Nicolò Garzilli.

Agli stessi indagati viene contestata una raffica di danneggiamenti ai danni delle seguenti attività commerciali: supermercato Sisa in via Croce Rossa, “Linea carni salumi Mondial” in via La Marmora, Eurobet in piazza Don Bosco, “D’Ignoti carni” in via La Marmora, Conad in via Polonia, “Pane e Cafè” in via Empedocle Restivo, “Pub Jayson” in via Dei Nebrodi, “Pub Shamrock” in viale Campania.

 

La nota della nuova società che gestisce il Bar Alba: “Dal giorno 11 aprile 2016 le attività di p.zza Don Bosco e via Regina Margherita meglio conosciute rispettivamente come il BAR ALBA di p.zza Don Bosco e il CAFLISH – BAR ALBA di Mondello, sono di proprietà della società A.P.R. s.r.l. La detta società non ha nulla a che vedere o a che spartire con le precedenti N PASTICCERIA ALBA s.r.l., BAR ALBA s.r.l. e PASTICCERIA ALBA s.r.l. a più riprese e in vari momenti titolari dei predetti esercizi, e oggi tutte in fallimento. Tra A.P.R. s.r.l. e le predette società non sussiste alcun legame e alcuna continuità economica o giuridica tanto che la predetta A.P.R. s.r.l. ha dovuto ricominciare da zero ogni attività, richiedere ex novo autorizzazioni e licenze, e persino stipulare nuovi contratti per la locazione degli immobili e nuovi contratti per tutte le utenze, nonché comprare ai pubblici incanti buona parte delle attrezzature e degli arredi. Tanto precisato i Soci tutti e i Componenti del Consiglio di Amministrazione di A.P.R. s.r.l. escludono nella maniera più categorica di avere mai ricevuto richieste di ‘pizzo’ o di qualsivoglia regalia da parte di chicchessia e anzi preannunziano a propria tutela e a tutela di A.P.R. s.r.l. l’avvio di ogni iniziativa volta a difendere l’onere e la reputazione propria e della predetta società. In particolare i componenti del Consiglio di Amministrazione, il C.te Giuseppe Caronia, il Dott. Ermelindo Provenzani e l’Avv. Marcello Madonia, protestano la loro assoluta estraneità ad ogni forma di contiguità con frange deviate del tessuto sociale ed esponenti di ogni sorta delle consorterie malavitose ed anzi riaffermano con forza e fermezza la loro adesione totale ai valori della Legalità, richiamando alla memoria della Collettività tutte le iniziative finora svolte a vario titolo nella lotta al fenomeno delinquenziale in genere e a quello di matrice mafioso in ogni sua forma e nelle competenti sedi innanzi l’Autorità Giudiziaria.

 

Al contempo ribadiscono con altrettanta fermezza la assoluta disponibilità a qualsivoglia confronto con gli Inquirenti purché non venga in nessun modo fatta confusione tra A.P.R. s.r.l., che opera solamente da poco più di un anno e mezzo, e le precedenti società che hanno gestito i detti punti vendita o addirittura con la società che, nell’esercizio sito a Palermo nella viale Strasburgo già denominato ‘Dolcissimo’, qualche anno fa, ben prima che A.P.R. s.r.l. fosse costituita e iniziasse a operare, ha arbitrariamente e illegittimamente utilizzato il marchio “BAR ALBA”, così come risulta essere emerso in sede giudiziale nell’ambito della procedura esecutiva avviata per il pignoramento del marchio ‘BAR ALBA’.


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