Premio Domenico Danzuso |Insignito anche il paternese Viola - Live Sicilia

Premio Domenico Danzuso |Insignito anche il paternese Viola

Premi alla carriera a  Roberto Laganà, Nino Lombardo e Fabio Armiliato.

la sedicesima edizione
di
4 min di lettura

CATANIA – Roberto Laganà, Nino Lombardo e Fabio Armiliato, sono questi i nomi delle importanti personalità artistiche insignite del Premio Danzuso, la prestigiosa manifestazione dedicata alla memoria del giornalista catanese scomparso nel 2000, che giunge ormai alla sua sedicesima edizione. Ma non solo titani del mondo della musica e del teatro, fra i premiati anche giovani emergenti promesse della scenografia, fra cui Antonino Viola, 26 anni, paternese, studente specializzando alle Accademia delle Belle Arti, già insignito nel 2015 del premio nazionale delle Arti, Claudio Abbado.

Antonino Viola

Antonino Viola

Quando ho appreso del premio mi è sembrato subito un po’ troppo per me”, ci racconta Antonino Viola che ha ricevuto il premio Danzuso mercoledì 12 dicembre, nel corso della cerimonia che si è svolta al teatro San Giorgi a Catania, per mano del direttore del Quotidiano di Sicilia, Carlo Alberto Tregua. “Ero emozionatissimo, mi sentivo un pesce fuor d’acqua assieme a quelle personalità di spessore. Ecco perché questo premio per me è solo uno sprone per continuare a fare meglio e ricambiare l’affetto di chi crede in me”.

Il giovane Viola si era aggiudicato il premio Abbado grazie alla sua tesi di laurea. Quando era ancora uno studente di primo livello all’Accademia di Belle Arti di Catania, ha infatti lavorato ad un progetto scenografico e architettonico intitolato “L’arca di Prometeo”. Il progetto è di un teatro applicato su un forte di Messina e ricalca quello che nel 1984 realizzò Renzo Piano all’interno della chiesa di San Lorenzo a Venezia.

“Ci sono tanti miei amici – dice  che purtroppo hanno lasciato la Sicilia, che non stanno più qui. Io partendo dalla mia piccola Paternò, studiando all’Accademia qui a Catania, che non è certo l’ultima, ho toccato piccoli traguardi che solitamente spettano a giovani provenienti da altre realtà. Questo sicuramente, mi ha molto emozionato. E poi mi sono reso conto che, nonostante noi siciliani siamo, giustamente, molto critici nei confronti di noi stessi, in altre parti, cioè fuori dalla Sicilia, siamo invece molto apprezzati. Questa per me è stata una piccola bella sorpresa. Forse l’amore per cultura che abbiamo e il nostro essere abituati alla storia e alla bellezza ci aiuta”.

Nel suo breve, ma già intenso cammino artistico, Viola annovera inoltre una partecipazione alla Biennale di Venezia. “Grazie al premio Abbado ho conosciuto a Bologna altri giovani artisti con i quali ancora collaboro: Antonello Pocetti (regista) e Raffaele Sargenti (compositore). Abbiano infatti iniziato a lavorare al progetto dal titolo “La stessa barca” incentrato sul tema dell’immigrazione che siamo poi riusciti a portare alla Biennale di Venezia. Con noi c’era anche un altro paternese, Rosario Di Benedetto, che ha curato la parte video artistica”.

Il 6 ottobre l’opera “La stessa barca”, un atto unico di 25 minuti, è stata già rappresentata all’interno dell’Arsenale di Venezia. “La scenografia – continua Viola – non è mai un prodotto pre confezionato, ma la si costruisce piano piano. È qualcosa che nasce dalla collaborazione di più maestranze. Il compito dello scenografo è quello di creare spazi drammaturgici. Io non so cosa sia il teatro, ma il fatto che delle persone m’incoraggino e mi diano addirittura dei premi, mi fa capire che forse l’idea che mi sto facendo di teatro potrebbe essere quella giusta”, conclude Viola.

Venendo invece agli altri protagonisti della serata a cui è andato il premio carriera, c’era Fabio Armiliato, attualmente impegnato a Catania nelle prove della ‘Vedova allegra”, uno straordinario tenore che ha calcato i più prestigiosi palcoscenici del mondo. E poi Roberto Laganà, raffinato regista e sontuoso scenografo, che è stato impegnato nei teatri lirici e di prosa di tutto il mondo, nel corso di una lunghissima carriera che lo ha visto ricoprire incarichi importanti, come quello di direttore degli allestimenti scenici al teatro dell’Opera di Roma. Infine, Nino Lombardo che ha inanellato, da pianista e compositore, oltre mezzo secolo di successi, partendo dai “favolosi” anni sessanta e imponendosi nel musical e nel varietà a fianco di Pippo Baudo, ma anche nella pionieristica radio Catania della Rai e poi in prestigiose tv private.

Nel corso della serata di gala condotta da Marina Cosentino, sono inoltre stati consegnati altri riconoscimenti: al prestigioso critico Italo Moscati, allo show man Gino Astorina, all’attrice Barbara Giordano, alla scuola di Giocoleria di Gammazita.

La manifestazione, come hanno anche sottolineato nel corso della serata di gala in rappresentanza della famiglia, Giuseppe Lazzaro Danzuso e Filippo Danzuso, è stata realizzata grazie al sostegno di 12 enti promotori.

 

 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI