Zen, centro donne a rischio | Al via una raccolta di fondi - Live Sicilia

Zen, centro donne a rischio | Al via una raccolta di fondi

L'evento e la raccolta fondi telematica

PALERMO – Lo “Spazio donne” nel quartiere San Filippo Neri rischia di chiudere i battenti. Il centro che per tre anni ha fatto da punto di riferimento per donne e ragazze del difficile quartiere di Palermo, oggi è rimasto senza soldi: la fondazione che per tre anni ha finanziato le tantissime attività e servizi ha deciso di non investire ulteriormente. Proprio per questo l’associazione Handala, cuore pulsante e organo di coordinamento dello spazio, ha deciso di lanciare una raccolta fondi per evitare la chiusura definitiva. Venerdì 15 dicembre alle 19, presso il Magneti Cowork di via Amari sarà possibile partecipare all’evento di presentazione dell’iniziativa e lasciare un contributo, da sabato 16 invece, sarà attivo il sito web facciamospazio.org tramite il quale si potrà donare con paypal o bonifico bancario. “Dobbiamo cercare di resistere fino a giugno – spiega Lara Salomone, coordinatrice del centro – ci stiamo impegnando al massimo per trovare nuovi finanziatori, ma soprattutto stiamo presentando tanti progetti per partecipare a bandi che ci consentano di ottenere fondi pubblici. Proprio all’inizio dell’estate avremo le prime risposte, ma intanto dobbiamo sopravvivere grazie alla solidarietà e la generosità della gente”.

Il centro in questi anni ha lavorato anche con i bambini e i ragazzi dello Zen, ma il vero cuore pulsante è stata l’attività rivolta alle donne e alle ragazze del quartiere, spesso costrette ad una vita di stenti dalla povertà e dalle precarie condizioni socio culturali: “Le operatrici del centro hanno strutturato il loro lavoro a partire dai bisogni – si legge nel programma dell’evento che si svolgerà stasera – spesso traducendo richieste, garantendo una presenza nel quartiere, creando relazioni e collaborazioni con la scuola. Sostenendo il centro permetterai a tante donne e ragazze di poter partecipare a corsi di ginnastica e yoga, a laboratori teatrali e di sartoria, a incontri di lettura, gite, mostre, sensibilizzazione e informazione sulla sessualità e gli stereotipi di genere, proiezioni, orientamento, preparazione agli esami scolastici”.

 

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