Sì all'esercizio provvisorio “light” | Via le norme su disabili e precari - Live Sicilia

Sì all’esercizio provvisorio “light” | Via le norme su disabili e precari

La commissione bilancio ha approvato solo 3 articoli, strettamente finanziari. Il resto andrà in un ddl autonomo da esaminare successivamente.

PALERMO – Dal testo sono spariti i provvedimenti per i disabili e per i dipendenti delle società partecipate, per i comandati della Sanità e per i precari. La commissione bilancio all’Ars ha dato il via libera a un esercizio provvisorio “light”. Restano in piedi solo le norme strettamente finanziarie: quella che prevede appunto il ricorso al bilancio in dodicesimi, quello relativo al computo dei residui attivi e una norma destinata ai lavoratori a tempo determinato dei Comuni in dissesto finanziario.

Il resto? Confluirà in un disegno di legge autonomo, che il governo dovrà preparare e approvare nella giunta di governo prevista per domani. Una scelta, quella della commissione, dettata anche dai tempi strettissimi a disposizione. Il fatto di restringere l’esercizio provvisorio solo a quelle norme, infatti, consentirà il passaggio solo dalla commissione bilancio, trattandosi di norme finanziarie. Non dovrà, insomma, percorrere l’iter che passa dalle commissioni di merito.

Lì invece dovrà confluire il disegno di legge parallelo, che potrebbe arrivare alla discussione in Aula solo con l’anno nuovo. In quel testo, come detto, confluiranno tutte le norme stralciate oggi dalla commissione bilancio. A cominciare dall’articolo 3, che prevedeva tanti ed eterogenei provvedimenti. Tra cui quello che prevede l’allineamento con la norma nazionale sul tema dei “comandati”: il loro stipendio dovrà gravare sul bilancio dell’ente di provenienza e non sugli enti della Regione siciliana. Altra norma che sparisce dall’esercizio provvisorio per cercare posto nel nuovo ddl “omnibus” è quella relativa ai lavoratori delle società partecipate: il comma prevedeva il passaggio nell’albo unico anche dei dipendenti delle società poste in liquidazione.

Salta per il momento anche la norma di proroga per i medici che lavorano nelle carceri. Un decreto legislativo nazionale prevede il passaggio di questi lavoratori dal Ministero della Giustizia alle Asp. Finora, dal 2015, si è operato attraverso le proroghe. Ma la nuova sparisce dal documento contabile: “Sarebbe molto grave – la denuncia del deputato del M5S Stefano Zito, componente della commissione bilancio – non riuscire a garantire questo servizio essenziale con l’arrivo dell’anno nuovo”.

Salta anche la norma sui disabili siciliani. E in realtà, quella giunta nell’esercizio provvisorio suonava già come un paradosso. Non sarebbe stata data attuazione, infatti, alla norma regionale del 2017 sorta dopo le proteste non solo dei diretti interessati, ma anche di personaggi pubblici e famosi. “Non è stato possibile – si legge nella relazione che accompagna l’esercizio provvisorio – definire il numero totale dei soggetti aventi diritto, al fine di potere individuare idonei meccanismi che consentano la corretta quantificazione del beneficio concedibile a ciascun soggetto”. La norma prevedeva quindi una forma diversa di finanziamento per il “sostegno per il benessere dei disabili in assistenza domiciliare”. Anche quella confluirà nell’altro provvedimento.

Sparisce, per essere poi recuperato nell’altro ddl, la complessa norma che disciplina il definitivo scioglimento dell’Eas e la consegna delle reti e degli impianti ai Comuni siciliani. Infine, non farà parte dell’esercizio provvisorio nemmeno la proroga dei precari siciliani. La giunta affronterà il tema in un altro disegno di legge.


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