Nuovi fondi per l'anello ferroviario | Cento milioni per la nuova fermata - Live Sicilia

Nuovi fondi per l’anello ferroviario | Cento milioni per la nuova fermata

I lavori in corso per l'anello ferroviario di Palermo

I soldi per collegare Politeama a Notarbartolo includerebbero i lavori per la stazione “Malaspina”.

PALERMO – Sbloccati 100 milioni di euro per il proseguimento dei lavori dell’anello ferroviario di Palermo. Dopo l’annuncio, la firma del decreto: il ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio, come ultimo atto prima del ritorno alle urne di marzo, ieri ha autorizzato lo sblocco del fondo Sviluppo e coesione: più di un miliardo di euro destinato a coprire nuovi lavori per la realizzazione di linee metropolitane, filoviarie e in generale del trasporto rapido in tutto lo stivale. A Palermo il tesoretto andrà a coprire il secondo stralcio per la realizzazione della linea circolare che collega Porto, centro città e la stazione Notarbartolo. I fondi dovrebbero essere sufficienti per la copertura del tratto di un chilometro che collega la fermata Politeama alla fermata Notarbartolo, e includerebbe quindi la realizzazione di una nuova fermata “Malaspina” all’altezza di via Cantore.

Ad oggi però non sono terminati neanche i lavori del primo lotto, interventi per la realizzazione delle prime tre fermate, Libertà, Porto, Politeama, che hanno ingessato una città, paralizzato attività commerciali, come quelle in via Emerico Amari o le vie limitrofe a via Sicilia nei pressi di viale Lazio e scatenato proteste contro l’Amministrazione comunale. Un progetto la cui idea iniziale risale agli anni ’90 con la realizzazione delle prime fermate: Giachery, collegata a Notarbartolo mediante le fermate Imperatore Federico, Fiera e Sampolo. E’ il 2003 quando il Comune decide di sfruttare fondi europei per creare il vero e proprio anello con un’estensione di 6,5 chilometri che colleghi la Stazione centrale con il porto, il centro città e la stazione Notarbartolo. Ci vorranno tre anni solo per emanare il bando e altri tre per affidare l’appalto alla Tecnis, azienda che dal 2014, data di apertura del primo cantiere, incontrerà più di un problema nel portare avanti il progetto. Insomma una storia tutta palermitana che in molti vogliono veder finire.

Intanto oggi arriva una buona notizia per i sostenitori dello sviluppo di una mobilità alternativa in città: “Finalmente reperite le somme necessarie per completare interamente l’infrastruttura – dice il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Dario Chinnici -. Questo atto, assieme al finanziamento delle ulteriori tre linee tranviarie incluse nel Patto per Palermo, dimostra l’impegno del governo nazionale dedicato al potenziamento delle infrastrutture per trasporto pubblico. Si tratta di una vera e propria “cura del ferro” necessaria allo sviluppo della nostra città – conclude Chinnici -. A questo punto è necessario che Rfi e Amministrazione Comunale accelerino sugli attuali lavori affinché possano essere terminati nel più breve tempo possibile e porre fine ai disagi che tanti stanno vivendo”.


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