"Poteri speciali per Bellolampo"| La corsa per la settima vasca - Live Sicilia

“Poteri speciali per Bellolampo”| La corsa per la settima vasca

Musumeci pensa a un piano di lungo periodo, ma intanto bisogna gestire l'emergenza.

PALERMO – La discarica di Bellolampo va allargata, e in fretta. In mezzo a tutte le ipotesi per fare fronte all’emergenza rifiuti in Sicilia, di cui ha parlato questa mattina il presidente della Regione Nello Musumeci in una conferenza stampa, la costruzione della settima vasca della discarica palermitana emerge come la soluzione più plausibile e praticabile nel breve periodo. Al punto che diverse voci, in Comune, approvano la posizione del presidente e lo invitano a una approvazione veloce della settima vasca.

Musumeci lo ha detto chiaramente in conferenza stampa: “Ho bisogno di poteri speciali, quello di Bellolampo è il problema più grave”. La discarica palermitana, in cui fino a poche settimane fa conferivano i rifiuti 52 paesi della Sicilia occidentali, è ormai sull’orlo della saturazione, con la sesta vasca che sarà utilizzabile solo per un altro mese. E per rimediare Musumeci annuncia un nuovo piano regionale della gestione dei rifiuti, con l’aumento della raccolta differenziata, la liquidazione delle società che si occupano di smaltimento e la riforma del settore, misure fiscali vantaggiose per le imprese che investono sul riciclo dei rifiuti. Di termovalorizzatori il presidente della Regione non vuole sentire parlare, ma non per una questione di principio: “In questo momento è una ipotesi che si allontana, anche perché con la raccolta differenziata al 15 per cento non servirebbero”.

Tutte soluzioni di lungo periodo, per le quali c’è bisogno di attendere l’iter legislativo o i tempi tecnici, come per la realizzazione delle dieci piattaforme per la raccolta differenziata, compostaggio e trattamento a cui Musumeci ha fatto cenno durante la sua conferenza stampa. L’unica certezza per il momento è quella dell’allargamento di Bellolampo, con la costruzione della settima vasca in cui continuare a conferire rifiuti indifferenziati. Il progetto di allargamento è stato presentato dal Comune di Palermo alla Regione, ed è ora in attesa dell’Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale che si dovrebbe ottenere dopo l’ultima conferenza servizi, per poi passare all’autorizzazione da parte della Commissione regionale lavori pubblici. Un iter burocratico che secondo tutte le valutazioni farebbe partire la costruzione nei prossimi mesi e renderebbe pienamente operativa la settima vasca nel giro di un anno.

Tempi lunghi, troppo. Proprio per questo al Comune di Palermo si augurano che Nello Musumeci dia un impulso alla burocrazia. “Leggo un corretto senso di responsabilità da parte del presidente Musumeci – dice Sergio Marino, assessore comunale all’ambiente – che capisce che se chiude Bellolampo diventa un problema in cui ci va di mezzo tutta la Sicilia. Noi abbiamo presentato il progetto settima vasca, e speriamo che il presidente dia un impulso per farla approvare rapidamente”. Dello stesso parere Giusto Catania, consigliere di Sinistra Comune: “È da considerare positivamente ogni opzione che contribuisca ad accelerare le procedure per l’ampliamento della discarica e per evitare l’acuirsi dell’emergenza”.

In mezzo a tutte le misure di lungo periodo, l’unica certezza di Musumeci è che Bellolampo chiuderà in fretta senza la liberazione dei primi lotti in cui stoccare i rifiuti. E l’invocazione dei poteri straordinari da parte del presidente della Regione sembra andare proprio in questa direzione: “Bisogna intervenire per trovare spazio o attivare la settima vasca. Questa situazione non può essere risolta con strumenti ordinari”. E’ l’eterna emergenza dei rifiuti in Sicilia.


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