Rifiuti all'estero, Musumeci: | “Galletti? È in campagna elettorale” - Live Sicilia

Rifiuti all’estero, Musumeci: | “Galletti? È in campagna elettorale”

"Nominerò un commissario. Ma in 20 giorni non si risolvono problemi che durano da 20 anni".

La polemica
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PALERMO – “I rifiuti all’estero? Al momento non abbiamo scelta. Altrimenti dobbiamo tenerli per le strade, a casa nostra, e poi diventeranno colline, montagne e falò”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Nello Musumeci, intervenendo alla trasmissione di Radio Rai, “Tra poco in edicola”.

“È una questione di civiltà – ha aggiunto Musumeci – e di emergenza sanitaria che si trascina da vent’anni. Io sono presidente della Regione da venti giorni. Servono poteri straordinari perché la situazione è straordinaria. Per questo formalizzerò alla Presidenza del Consiglio dei ministri nelle prossime ore la nomina di un commissario che possa anche parzialmente gestire questa disastrosa situazione. Serviranno un anno, un anno e mezzo per costruire nuovi impianti di compostaggio e nuove discariche. Entro agosto o settembre non ci sarà una discarica in grado di accogliere i nostri rifiuti”.

C’è poi spazio per una replica al ministro dell’Ambiente Galletti che aveva accusato il governo regionale di “parlare alla pancia della gente”, invitando l’esecutivo a trovare presto delle soluzioni. “Galletti? Se non avessi spirito istituzionale – la risposta di Musumeci – direi che il ministro è entrato in campagna elettorale. Altrimenti dovrei pensare che gli sia stato portato un parziale comunicato stampa. Io non solo non parlo alla pancia dei cittadini, ma sto facendo – ha aggiunto – quello che il ministro mi ha consigliato di fare pochi giorni fa, in un documento che ho firmato: portare i rifiuti all’estero in attesa di preparare un cronoprogramma. Siamo davvero al paradosso”.

Il governatore poi torna sull’ipotesi di trasferire all’estero i rifiuti: “Umiliante? Sono d’accordo. È una vergogna – ha detto – moltiplicata per quattro, per cinque. Tanti quanti sono i presidenti della Regione dal 1998. In Sicilia si è fatto ricorso agli strumenti in deroga, ma non hanno portato a soluzione problemi che si trascinano da vent’anni. Ma mi pare disarmante il discorso di un esponente del governo nazionale che, invece di andare in soccorso a un governo regionale arrivato tre settimane fa – ha concluso – ci accusa di parlare alla pancia dei cittadini. Noi parliamo alla testa dei cittadini”.


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