Ztl, stangata per gli automobilisti |Maggioranza divisa sulla sanatoria - Live Sicilia

Ztl, stangata per gli automobilisti |Maggioranza divisa sulla sanatoria

Il sindaco Orlando e l'assessore Riolo contrari a ogni ipotesi di condono.

PALERMO – Più di centocinquantamila multe in due mesi: le telecamere piazzate su cinque varchi della Zona a traffico limitato nel centro cittadino hanno sorpreso e sanzionato la metà degli automobilisti entrati nell’area in cui vigono le limitazioni alla circolazione. Una stangata che per il Comune vale milioni di euro, ma contro cui le forze d’opposizione in Consiglio insorgono. Dubbi si sollevano anche da una parte della maggioranza, che propone di ragionare analizzando le infrazioni caso per caso o proponendo una mini-sanatoria.

I controlli elettronici per emettere automaticamente le multe, attivati il 25 settembre dopo un periodo di prova, hanno registrato fino al 6 di dicembre 400mila accessi totali al perimetro, di cui 168mila non consentiti. La metà degli automobilisti entrati nella Ztl, dunque, ha ricevuto una contravvenzione, con una media di tremila infrazioni al giorno. Con questi numeri il guadagno potenziale per le casse comunali è di 13 milioni di euro.

Da Sala delle Lapidi si alzano voci per evitare una stangata ai danni degli automobilisti. Se alcuni pezzi di maggioranza, come Movimento 139 e Sinistra Comune, preparano la proposta di una mini–sanatoria per le multe emesse, il capogruppo di Palermo 2022 Francesco Bertolino ha una posizione più sfumata: “L’ultimo messaggio che vogliamo dare è che si possa trasgredire le regole e farla franca – sottolinea – ma deve essere prevista la possibilità di rateizzare o ridurre la sanzione in casi limite. Siamo aperti al dibattito”. L’assessore alla Mobilità Iolanda Riolo respinge invece l’idea di una sanatoria: “E’ incredibile che si parli ancora oggi di Ztl, per tutto il 2016 non si è parlato di altro – scandisce -. La gente non accetta la realtà, tutto quello che è scomodo viene rifiutato. Sono le stesse scene a cui assistiamo per la raccolta differenziata: la motivazione di tutto ciò non è da ricercare nel Comune, che secondo molti vorrebbe fare cassa, ma nelle cultura dei cittadini che in realtà non vogliono cambiare”. Dello stesso parere il sindaco Leoluca Orlando, che in una intervista al Giornale di Sicilia esclude qualsiasi idea di ripensamento o di linea morbida: “Se le regole ci sono vanno rispettate e il messaggio non va annacquato”.

Parole che per Sabrina Figuccia, consigliere dell’Udc, sono la prova di un utilizzo della Ztl orientato solo al prelievo economico: “Il sindaco ha raggiunto pienamente il suo scopo – scrive Figuccia in una nota -, quello di rimpinguare le sempre più vuote casse del Comune spennando i palermitani con le multe della Ztl. E lo dimostrano, purtroppo molto chiaramente, i numeri mostruosi delle sanzioni inflitte agli automobilisti, centinaia di migliaia, che permetteranno a Palazzo delle Aquile di incassare milioni di euro. Finalmente, il vero volto della Ztl è stato mostrato, quello di fare cassa, alla faccia della sbandierata tutela dell’ambiente e della salute pubblica”. Altri esponenti di opposizione, come Giulio Tantillo di Forza Italia, propongono di avvertire via sms gli utenti della scadenza dei pass per la Ztl.

E sulla vicenda prende posizione anche Mario Attinasi, presidente di Confesercenti Palermo: “Le pedonalizzazioni si sono dimostrate una scommessa vincente per Palermo, come dimostrano i dati e le continue richieste di commercianti e residenti per istituirne di nuove, ma senza un piano organico di interventi sulla mobilità, che comprenda anche parcheggi e Ztl, rischiano di rimanere un’incompiuta. Dal Comune attendiamo ancora interventi concreti e puntuali sulla mobilità che consentano ai palermitani di spostarsi con facilità e ai commercianti di rifiatare – continua Attinasi -. Che fine ha fatto il nostro piano parcheggi per la Ztl? Perché non approvare una sanatoria per gli utenti che rinnovano il pass entro 90 giorni, come fatto in altre città, visto che tantissimi automobilisti non lo hanno rinnovato per semplice dimenticanza e adesso rischiano una valanga di multe? Senza questi accorgimenti, la Zona a traffico limitato finirà inesorabilmente per trasformarsi in una odiosa tassa anziché essere un’occasione di rilancio del centro storico che ha bisogno anche dei grandi marchi, il cui arrivo è impedito dalla mancata modifica del regolamento sulle medie strutture. Il tempo è finito: le attività commerciali, i residenti, gli automobilisti hanno diritto ad avere risposte da un Comune che – conclude il presidente di Confesercenti Palermo – non può limitarsi a incassare decine di migliaia di multe”.


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