Comuni a rischio dissesto |Si lavora ai piani di riequilibrio - Live Sicilia

Comuni a rischio dissesto |Si lavora ai piani di riequilibrio

Le mosse di Monreale, Modica e Taormina.

Conti pubblici
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PALERMO – Lotta contro il tempo al comune di Monreale per scongiurare il dissesto finanziario, sfruttando le nuove norme contenute nella Finanziaria nazionale che hanno scompaginato la situazione dei comuni in “pre-dissesto”, a beneficio di questi ultimi cui è stato concesso una sorta di tempo unico supplementare con “golden goal”. Un’ultima possibilità di rimodulare il Piano di riequilibrio finanziario che, però, non prevede esami di riparazione. Nella stessa condizione della città normanna altri comuni siciliani rappresentativi come Taormina e Modica.

La nuova normativa prevede che entro 15 giorni dall’entrata in vigore della Finanziaria, i consigli comunali approvino la richiesta di adesione, da inviare alla Sezione di controllo della Corte dei Conti e al ministero dell’Interno; dopodiché, gli enti avranno altri 45 giorni per rimodulare il Piano, previa approvazione da parte del Consiglio e parere favorevole del Collegio dei Revisori. A questo punto, il documento sarà sottoposto a controllo trimestrale della Corte dei Conti e anche un solo accertamento di grave e reiterato inadempimento degli obiettivi previsti, comporterà l’avvio della procedura di dissesto. Le nuove norme consentono di spalmare il riequilibrio dei debiti fino a 20 anni.

Sul filo del rasoio la situazione di Monreale che avrebbe dovuto dichiarare il dissesto entro il 19 gennaio, dopo la bocciatura decretata dalla Corte dei Conti, a fine anno, a Roma, del ricorso contro la deliberazione della Sezione di controllo che sanciva il default dell’ente. Il Consiglio comunale si esprimerà questa sera, dopo la seduta andata a vuoto ieri, per mancanza di numero legale. Per il sindaco Piero Capizzi un tentativo di salvarsi in corner dalla dichiarazione di dissesto, per il Consiglio comunale lo spauracchio di andare a casa in caso di bocciatura al primo controllo. Se la Corte dovesse respingere la rimodulazione, invece, si ritornerebbe allo situazione vigente.

Chi si è mosso con celerità è il comune di Modica il cui Consiglio ha già approvato, a maggioranza, l’adesione alla nuova rimodulazione, mentre il prossimo 27 gennaio la Corte dei Conti, Sezioni riunite in sede giurisdizionale, deciderà sul ricorso contro la decisione della Sezione di controllo di dichiarare il dissesto, la scorsa estate. Le due procedure non interferiscono, qualunque sia la decisione dei magistrati contabili a Roma, l’iter consentito dalle nuove norme procederà in modo autonomo, secondo quanto previsto dal Legislatore.

Il Comune di Taormina ha inviato la determina di adesione al Consiglio comunale che, oggi, dovrebbe essere convocato per lunedì. Anche la città ionica si era vista bocciare un ricorso a Roma, mentre è ancora “sub iudice” una rimodulazione.

“Adesso – ha detto il sindaco Eligio Giardina – grazie alle nuove norme che consentono di spalmare il riequilibrio fino a 20 anni, contiamo di sanare le criticità e formulare un Piano sostenibile per la città”.


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