Un progetto per adottare i randagi | I vertici dei canili del Nord in città - Live Sicilia

Un progetto per adottare i randagi | I vertici dei canili del Nord in città

Un momento della visita al canile di via Tiro a Segno a Palermo

La visita dei responsabili di alcune strutture del resto d'Italia in via Tiro a Segno.

PALERMO – Si sono dati appuntamento al canile comunale di piazza Tiro a segno i responsabili dei principali canili d’Italia. Da Milano a Firenze, da Bologna a Bari, i referenti hanno incontrato il nuovo responsabile del canile, l’avvocato Francesco Fiorino e il capo della polizia municipale Gabriele Marchese, che nonostante la nuova e importante nomina rimarrà a coordinare i lavori per la gestione dei cani randagi del Comune. “Con il sopralluogo di oggi è partito ufficialmente il progetto in collaborazione con Lav, Lega anti vivisezione, che porterà ad una migliore gestione dei cani randagi e di quelli in stallo nelle strutture in capo all’amministrazione comunale – ha dichiarato Marchese – vogliamo così favorire il virtuoso circolo delle adozioni e individuare le azioni necessarie per il miglioramento della gestione delle attività del canile di Palermo”. I responsabili invitati in città dal Comune, inoltre, hanno avuto la possibilità di visitare la struttura di piazza Tiro a segno dopo l’inizio dei lavori per trasformare il rifugio in presidio sanitario. Il canile è ancora un cantiere aperto: gli interventi cominciati lo scorso maggio, dovrebbero concludersi entro il 2018. “Approfitteremo di questo incontro per ascoltare anche preziosi consigli per una migliore razionalizzazione degli spazi all’interno di questo presidio – ha sottolineato Marchese -“. 

Intanto resta ancora in sospeso la delicata questione della realizzazione di un vero e proprio canile rifugio, visto che una volta terminati gli interventi lo spazio alle spalle di corso dei mille sarà solo preposto a servizi sanitari e di pronto soccorso.Ufficialmente resta in piedi l’idea della realizzazione di una nuova struttura nella zona di Monreale: al momento però i circa 500 cani in stallo sono ricoverati all’ex Mattatoio, uno stallo che, in base a molteplici denunce fatte da associazioni animaliste e dal consigliere comunale pentastellato Igor Gelarda, non è affatto adatto a contenere una tale mole di animali. Al momento però non ci sono altre soluzioni in campo: rimangono attive le adozioni incentivate e il bando da 380 mila euro indirizzato a associazioni, privati e consorzi che vogliano prendersi cura de cani del Comune.


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