Giustizia, polo di viale Africa |Meliadò: "Firmato il decreto" - Live Sicilia

Giustizia, polo di viale Africa |Meliadò: “Firmato il decreto”

L'annuncio durante la cerimonia al Palazzo di Giustizia.

Anno giudiziario
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Giuseppe Meliadò, presidente della Corte d'Appello di Catania

CATANIA – Ha il volto sorridente Giuseppe Meliadò pochi minuti prima di uscire per il tradizionale corteo che apre le celebrazioni dell’anno giudiziario al Palazzo di Giustizia di Catania. “Abbiamo annunci importanti per la città”, esordisce il Presidente della Corte d’Appello di Catania mentre concede una brevissima intervista ai cronisti. “Un annuncio importante riguarda l’edilizia giudiziaria”, afferma il magistrato. Meliadò sin dal suo insediamento, un anno e mezzo fa, ha pressato affinché si facessero importanti passi in avanti per il progetto del Palazzo delle Poste. “Non è una mia fissazione – dice – ma è un’esigenza di tutta la città. Noi abbiamo palazzi di giustizia disgregati, 21 plessi giudiziari – ricorda Meliadò snocciolando numeri – si paga tantissimo per avere servizi non per nulla all’altezza delle esigenze dei cittadini. Bene l’attività di riqualificazione di viale Africa oggi fa un ulteriore passo in avanti – afferma ai microfoni dei giornalisti –  Il presidente Nello Musumeci mi ha telefonato e mi ha annunciato che lo scorso 25 gennaio è stato firmato il primo decreto di finanziamento dei lavori di viale Africa, quindi si parte con le gare e con i lavori”. Una notizia che è stata accolta con favore anche dal presidente dell’Ordine degli Avvocati Maurizio Magnano di San Lio e dal sindaco Enzo Bianco, presenti alla cerimonia. “Vediamo i tempi – dice l’avvocato Magnano – ma sicuramente il polo di viale Africa è una soluzione positiva, anche perché ha una posizione facilmente raggiungibile dagli avvocati. Aspetto che noi non abbiamo mai trascurato”. “E’ una svolta importante per la città ma è importante anche  il recupero di quell’area – commenta Bianco – tra l’altro servita dalla metropolitana”.

Ma non finisce qui perché il Presidente della Corte d’Appello Giuseppe Meliadò è soddisfatto dei risultati raggiunti nel distretto. Nella sua relazione infatti, i cui tratti salienti sono stati anticipati da LiveSicilia nei giorni scorsi, ha messo nero su bianco i tanti obiettivi centrati. “La pendenza dei processi civili diminuisce – dice Meliadò a LiveSicilia –  e così anche la durata dei processi civili diminuisce. Grandi risultati si sono fatti in materia di lotta alla criminalità organizzata. C’è stato un grande sforzo organizzativo – aggiunge il Presidente della Corte d’Appello – per rendere la giustizia civile e penale più adeguata alle esigenze dei cittadini”.

La prima fila

Nella sua relazione Meliadò ha scattato anche una fotografia nitida della criminalità catanese, dalla mafia ai reati contro la Pubblica Amministrazione. Resta l’allarmante piaga delle infiltrazioni criminali nell’economia legale e negli appalti pubblici. “I settori economici in cui si è registrata maggiormente tale infiltrazione – scrive Meliadò – sono quelli caratterizzati da bassa tecnologia, ampio ricorso a manodopera irregolare, disponibilità di ingente liquidità, possibilità di concorrere nei pubblici appalti. Tali profili contraddistinguono in tutto o in parte le imprese operanti nei settori delle costruzioni, del commercio all’ingrosso ed al dettaglio, dell’agroalimentare, del trasporto, della gestione delle sale scommesse, del ciclo del trattamento dei rifiuti”.

Una platea attenta quella che ha seguito la relazione del Presidente della Corte d’Appello di Catania. Nelle prime file i vertici istituzionali, politici e militari della provincia etnea. Meliadò ha parlato ancora una volta senza filtri ed ha chiesto alla magistratura maggiore attenzione e cautele soprattutto nelle fasi di indagini. Una guida, Meliadò, che non risica complimenti ai magistrati e al personale che opera in tutto il distretto giudiziario di Catania per il grande sacrificio e spirito di abnegazione dimostrato.

Le autorità militari

La cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario è anche un momento per fare un bilancio. E anche l’Associazione Nazionale Magistrati di Catania cerca di analizzare il lavoro svolto in questi mesi. “Questa giornata per noi è l’occasione per fare un bilancio del primo anno della giunta Anm”,  spiega il Presidente Antonio Nicastro. “Veniamo da un evento bellissimo – ricorda il sostituto procuratore generale di Catania – che è quello dell’intitolazione dell’aula Anm a Pippo Gennaro”. Nicastro inoltre vuole ricordare la grande sinergia con l’associazione  Libera Impresa soprattutto nell’educazione alla legalità nelle scuole. “La Coppa della Legalità è la prova di questa sinergia”, dice Nicastro.

 


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