Lombardo sfida i pentastellati| nel collegio snobbato dai big Pd - Live Sicilia

Lombardo sfida i pentastellati| nel collegio snobbato dai big Pd

Tutti i nomi in corsa all’uninominale di Paternò.

VERSO IL VOTO
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CATANIA – Dal calatino con furore: il ritorno dei Lombardo. La colomba autonomista spicca il volo e attraversa il mega collegio elettorale che va da Paternò al calatino. A guidare la corazzata del centrodestra c’è un panzer in piena regola con tanto di cognome blasonato: Giuseppe Lombardo, figlio di Angelo e nipote di Raffaele. Nuove leve autonomiste crescono: il cugino Toti salta un turno e si accomoda in panchina, adesso tocca al trentaseienne Giuseppe, molto attivo in passato nel mondo della politica universitaria, indossare la maglia di “Noi con l’Italia” e cercare di vincere la sfida uninominale nel collegio Sicilia 2- 07. La candidatura riaccende le speranze vintage dei nostalgici delle “notti magiche” di Via Pola (sede della segreteria di Raffaele Lombardo dei tempi d’oro) e delle mega adunate alla Terrazza Ulisse. L’obiettivo, dopo la mancata candidatura all’Ars, è vincere contando sia sul peso delle quattro liste in sostegno sia dello storico radicamento nel calatino.

Il Movimento Cinque Stelle risponde schierando un attivista storico di Scordia: il trentenne Eugenio Saitta, praticante in uno studio legale. Anche in questo collegio, sondaggi alla mano, il big match dovrebbe riguardare pentastellati e centrodestra. E’ molto scivoloso, invece, il terreno dell’agognata “remuntada” piddina nel collegio balzato agli onori della cronaca per il doppio rifiuto di candidatura da parte di Concetta Raia prima e di Ersilia Saverino poi all’indomani del blitz renziano in direzione nazionale. Un caso politico che, dichiarazioni al curaro a parte, sarà riproposto all’indomani del 4 marzo quando nel Pd arriverà la resa dei conti per la gestione delle candidature. Alla fine, nel collegio più bistrattato della Sicilia Orientale è arrivata la candidatura last minute dell’avvocata Maria Grazia Pannitteri. La presidente dell’associazione forense di Paternò, in buoni rapporti con il deputato regionale Luca Sammartino (azionista di maggioranza del Pd etneo)  e gli uscenti Giuseppe Berretta e Giovanni Burtone, è una new entry nell’agone politico e punta tutto sull’effetto novità. “Una candidatura che parla a tutti, anche a sinistra”, assicurano i bene informati.

Eppure qualcuno si sta sfregando le mani. Si tratta della formazione capitanata da Grasso, Liberi Uguali, che qui si gioca l’asso nella manica: la paternese Valentina Borzì. Trentatreenne, laureata in consulenza del lavoro, per dieci anni ha lavorato come operatrice nel call center paternese Qè conducendo numerose battaglie come rappresentante sindacale. Borzì, che conta sul radicamento territoriale della Cgil (complice la presenza del capolista Epifani), potrebbe racimolare consensi da parte dei supporter dell’area laburista (legata al cordone ombelicale del sindacato) di Concetta Raia che nel calatino ha il suo fortino storico. In corsa c’è anche Samanta Cinnirella, candidata con Potere al Popolo, nota per le sue battaglie con il comitato delle mamme No Muos. Il collegio, infatti, comprende anche il paese di Niscemi in provincia di Caltanissetta. La vastità del collegio non aiuta nessuno, ma in fondo si tratta pur sempre di elezioni Politiche e, a prescindere dai candidati in corsa, molto dipenderà dal voto di opinione.

 


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