La rotta Sicilia-Malta-Svizzera | Caccia al 'tesoro' di Bacchi - Live Sicilia

La rotta Sicilia-Malta-Svizzera | Caccia al ‘tesoro’ di Bacchi

Gli spalloni trasportano un fiume didenaro. Viaggi con 500 mila euro in contanti.

PALERMO – Montagne di soldi transitano dalla Sicilia a Malta e in Svizzera. È in questi due paesi che bisogna scovare i forzieri dei soldi accumulati con le scommesse e riciclati all’estero.

I pubblici ministeri e i poliziotti della Squadra Mobile di Palermo, assieme agli agenti del Servizio Centrale Operativo, sono già al lavoro. Dopo il blitz della settimana scorsa che ha portato all’arresto per mafia, tra gli altri, anche di Benedetto Bacchi, uno degli imprenditori più noti del settore, la Malta Gaming Authority ha tolto la licenza alla Phoenix International Limited, la società che faceva capo a Bacchi e gestiva diversi siti.

È stato il calabrese Mario Gennaro, divenuto collaboratore di giustizia, a spiegare come funziona il sistema per trasferire i soldi all’estero. Era suo il marchio “B2875” poi ceduto a Bacchi. L’Italia è piena di agenzie di scommesse che raccolgono le giocate sugli eventi sportivi, ma anche quelle dei casinò in line. Il gestore viene chiamato master, “una volta al mese ci incontriamo nei punti stabiliti… che io mi reco da lui, quindi io parto con la macchina vado nella sua… che magari c’ha una sala giochi o un ufficio o a casa, perché non per forza devono avere una sala giochi, il giorno stabilito ci vediamo, i conteggi già sono fatti, perché già via Skype, via e-mail ci siamo già accordati, gli devo dare 82 mila euro, pere esempio…”.

Si tratta sempre e solo di soldi in contanti: “… io vado là, andavo con la macchina, mi prendevo i soldi e me li portavo – aggiunge Gennaro -. Questi soldi che cosa facevo… se mi servivano su Malta, portarmeli a Malta, ma all’epoca nel 2007 quando ho iniziato erano tutti in Italia, perché fino al 2010 io sono stato completamente in Italia, quindi nemmeno… non avevo questa problematica… quando ci siamo spostati a Malta, i soldi ce li portavano a Malta i contanti per esempio”.

Non sempre il titolare della piattaforma si espone in prima persona. A volte si muovono gli spalloni: “… cioè ci sono delle persone che fanno questo di lavoro, sempre tramite queste società, sempre tramite le banche dove poi tu hai i conti correnti, che vengono addirittura in Italia, sì prendono il contante, sì trattengono una piccola percentuale, che allora Domenico per esempio spendeva il 5%, quindi lui organizzava un viaggio da 500 mila euro, questi venivano in Italia, persone comunque… poi erano italiani… comunque veniva il personaggio x, si ritirava le 500 mila euro, okay, e a Domenico gli costava 25 mila euro… il viaggio è tutto a rischio loro, fanno questo lavoro… Domenico utilizzava questo… la Svizzera .. non so sinceramente quale…”.

Impossibile escludere che Bacchi, una volta acquisito il marchio “B2875” abbia continuato ad utilizzare il canale Svizzero per trasferire il denaro. Cifre enormi considerato che gli investigatori parlano di un guadagno da un milione di euro al mese. 


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