Comune, ok al bilancio consolidato| Orlando: "I conti sono trasparenti" - Live Sicilia

Comune, ok al bilancio consolidato| Orlando: “I conti sono trasparenti”

Approvato dalla giunta il documento sui conti di Comune e Partecipate. Ora parola al Consiglio.

PALERMO – Più di un miliardo di attivo e un disallineamento che passa dai quasi trecento milioni del 2012 ai 42 milioni di oggi: questi i punti salienti del bilancio consolidato del Comune, approvato questa mattina dalla giunta e presentato in una conferenza stampa a Palazzo delle Aquile. Il documento sarà ora passato al vaglio dal Consiglio comunale, e in caso di approvazione ci sarà via libera per fare ripartire i concorsi, le assunzioni e la nomina dei consigli d’amministrazione delle società partecipate. Per il sindaco Leoluca Orlando, “questo bilancio segna il cambiamento della città che non è solo culturale ma è nella prassi amministrativa, fatta di trasparenza dei conti”.

Il patrimonio totale del Comune è, secondo il bilancio presentato questa mattina, di più di tre miliardi di euro. Al netto delle immobilizzazioni, l’amministrazione può vantare un attivo di un miliardo e 162 milioni. Quanto al conto economico, risulta una perdita di esercizio di 227 milioni, ma che, precisa il Comune in una nota, “è la risultante degli utili delle società per 4 milioni e 480 mila euro, del riallineamento delle poste di credito e debito tra Comune e partecipate per 42 milioni e della perdita di 187 milioni del Comune. Quest’ultima – si legge ancora nella nota – è stata notevolmente influenzata dalla cancellazione di crediti e del conseguente accantonamento di 224 milioni per adeguamento del fondo svalutazione crediti. Non si tratta, quindi, di una perdita strutturale ma generata da un’operazione pulizia”.

Molta attenzione è stata dedicata dai ragionieri comunali alla questione del disallineamento, ovvero della differenza tra crediti vantati dalle società partecipate nei confronti del Comune, o viceversa, che non vengono riconosciuti tra i diversi bilanci. Ad esempio, può accadere che il Comune debba sanzionare una società per un milione di euro e che dunque inserisca la cifra nel proprio bilancio, ma che la società non riconosca la sanzione o la contesti, e dunque non la calcoli nei suoi conti. Il disallineamento totale, che nel 2012 era di 280 milioni, nel 2016 è passato a 42 milioni, di cui però precisa l’assessore al Bilancio Antonio Gentile “diciotto sono già coperti perché sono stati fatti degli accantonamenti. La parte di debiti del Comune è in sicurezza perché abbiamo messo da parte ciò che abbiamo riconosciuto come pagamenti dovuti”. Rimangono 24 milioni che secondo il Comune non spettano alle partecipate. “Ma di questi – prosegue ancora Gentile – le stesse società hanno accantonamenti per 7 milioni. Dunque a pesare sul bilancio delle aziende sono solo 17 milioni, che se verranno riconosciuti come perdite il Comune sarà obbligato a pagare, ma spalmandoli nel prossimo triennio”.

“Il segnale politico è che i servizi sono e restano pubblici. Mentre una volta era un fatto di volontà politica, oggi è anche di bilancio”: per Orlando, “il cambiamento della città non è solo culturale ma è anche nella prassi amministrativa, fatta di trasparenza dei conti, di controllo ed indirizzo politico del lavoro svolto dalle aziende che non sono e non potranno più essere come delle ‘Repubbliche delle Banane’ come furono l’Amia e la Gesip. Un lavoro di controllo ed indirizzo di cui sono e saranno responsabili il Sindaco, la Giunta e il Consiglio comunale che esprimono gli interessi dei cittadini e ai cittadini rispondono del proprio operato. Questo bilancio consolidato – conclude il Orlando – conferma che non è reversibile la scelta politica della gestione pubblica dei servizi essenziali”.

“È stata un’operazione lunga e complessa riclassificare tutto in modo che i dati potessero essere confrontati tra loro”: l’assessore al bilancio Gentile sottolinea che “per la prima volta l’amministrazione ha a disposizione un potente strumento informativo per programmare, gestire e controllare con maggiore efficacia la sua attività e quella delle sue società partecipate. L’impegnativo lavoro svolto dagli uffici ha consentito di superare dopo anni i disallineamenti fra debiti e crediti tra comune e partecipate e rispondere positivamente alle sollecitazioni della Corte dei conti per una completezza informativa”.


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