Confesercenti etnea commissariata |Braccio di ferro ai piani alti - Live Sicilia

Confesercenti etnea commissariata |Braccio di ferro ai piani alti

Nominato il commissario Sorbera (in foto) che spiega a LivesiciliaCatania le motivazioni del provvedimento. Politino: "Accanimento contro di me".

CATANIA – Se la sospensione di tutti gli organi statutari di Confesercenti Catania non ha scatenato una guerra, di sicuro ha acceso la miccia su una battaglia che si sta combattendo in punta di fioretto. E anche di più. La sospensione è arrivata con una delibera, del 5 febbraio scorso, della giunta nazionale che l’ha disposta in via d’urgenza nominando come commissario il direttore di Confesercenti Sicilia, Michele Sorbera. A lui sono stati «affidati tutti i poteri previsti dallo statuto per ricondurre l’organizzazione provinciale di Catania al rispetto delle regole statutarie».

Di cosa si tratti esattamente e su cosa il commissario debba indagare non è ancora noto, anche se lui stesso precisa che “si tratta solo di un accesso agli atti e di situazioni che hanno il carattere della gravità. Possono riguardare l’amministrazione, la gestione, la funzione degli organismi. Ci siamo mossi – continua Sorbera – dopo aver ricevuto diverse segnalazioni successive all’assemblea elettiva del 2017. Un altro aspetto, che non è un’accusa, la vicenda camerale che ha portato all’apertura di un’inchiesta da parte della magistratura. Il marchio nazionale – continua Sorbera – vuole capire se la richiesta, che è stata fatta nei confronti dell’ex presidente pro tempore (Filippo Guzzardi) che si ritrova indagato, ha basi concrete oppure no”.

Ma l’accesso agli atti al momento non è andato a buon fine. Sorbera parla di una certa “resistenza da parte del direttore, del presidente e persino dell’ex direttore”, ma anche del fatto che la territoriale catanese sia – ormai – un’associazione provinciale autonoma che «non risponde agli input e non accetta verifiche. Ma Confesercenti procederà, – sottolinea Sorbera – non ci facciamo “intimorire” da atteggiamenti locali. Siamo un marchio nazionale, il nostro non è un fatto personale, dobbiamo salvaguardare le nostre aziende”.

Direttore qualcuno parla di attacco politico…

“Attacco a chi? – risponde Sorbera – quando si va in calcio d’angolo si parla di attacco politico. Non ci sono candidati né elezioni. Se il nazionale si accorge che qualcuno non si comporta secondo quanto stabilito dallo statuto, ha il potere di intervenire per verificare. Senza condanne. Se si appura che le segnalazioni sono infondate il gruppo dirigente torna nei propri poteri. Le associazioni che vivono di quote hanno l’obbligo della trasparenza. Come era dovuta la comunicazione alla stampa visto che un organo sospeso non ha potere di rappresentanza né di firma”.

Insomma c’è poco da negare, la guerra c’è. E se da un lato il commissario precisa che i tempi per la verifica sono pressoché certi: “Io ho il dovere di relazionare trimestralmente, ma spero di concludere tutto in tempi più brevi”. Dall’altra parte della barricata Salvo Politino, il direttore sospeso di Confesercenti Catania, tuona che “ormai da tempo c’è un accanimento che mira a denigrare e delegittimare la mia persona” e che “se fino a questo momento ho osservato il silenzio in rispetto alla confederazione di cui faccio parte, adesso mi auguro che la trasparenza venga applicata non solo su Catania ma su tutte le territoriali siciliane, compresa la sede regionale”.

Punta sui bilanci Politino e vuole che sia la magistratura, questa volta, a verificare anche su tutti gli estratti conto con i movimenti bancari. La verità, chiosa Politino, è che “tutti i problemi sono nati dopo l’elezione come presidente di Bernardo Catalano che non risponde alle logiche regionali né a quelle del direttore. Catania chiude i bilanci con avanzi di gestione ed è una delle poche realtà, in Sicilia, che ha i conti a posto. Non sappiamo quali sono le motivazioni di questo commissariamento – ribadisce Politino – e nonostante le ripetute richieste di copia delle delibere di giunta regionale non abbiamo mai ricevuto nulla”.

Concederete l’accesso agli atti al commissario?

“In data 31 gennaio 2018 con regolare assemblea svoltasi nella sede di Catania, la Confesercenti provinciale ha revocato l’adesione al nazionale. Adesso – e in regola con lo statuto provinciale afferma Politino – siamo Assoesercenti con provvedimento antecedente al commissariamento e lo stesso codice fiscale. Gli atti li avevamo messi a disposizione, caso mai l’accesso è stato negato a noi. Ma c’è anche un altro problema, eventuali irregolarità – ed escludo che ci siano, precisa Politino – non riguardano questo gruppo dirigente insediatosi ad aprile 2017, ma, eventualmente, riguardano il vecchio gruppo dirigente con la presidenza di Guzzardi”.

 


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