Il giallo di Capaci si infittisce | "Santo voleva tornare per cena" - Live Sicilia

Il giallo di Capaci si infittisce | “Santo voleva tornare per cena”

L'ultima foto ricevuta dalla compagna di Santo Alario

Santo Alario e Giovanni Guzzardo scomparsi da otto giorni. Proseguono le indagini a Caccamo.

NEL PALERMITANO
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PALERMO – “Guardo ogni secondo la porta sperando che lui rientri a casa”. Scoppia in lacrime Rosalia Sparacio, la compagna di Santo Alario, il 42enne scomparso da Capaci insieme a Giovanni Guzzardo, 46enne che da alcuni mesi aveva preso in gestione il bar “Avana” nella piazza del paese. E’ trascorsa più di una settimana dall’ultima volta che ha sentito la sua voce. Poi alcune foto – una delle quali ritrae Alario e Guzzardo alla guida – e quattro video: “Guarda, sono qui a Ventimiglia di Sicilia, mai stato”, diceva uno dei messaggi su Whatsapp.

Alario non conosceva quelle campagne, quella zona dell’entroterra siciliano in cui il 7 febbraio si sarebbe recato con il suo conoscente: “Non ho idea del motivo che li ha condotti lì – dice ancora una volta la donna – so soltanto che lui voleva tornare a casa per mettersi ai fornelli, come faceva sempre. Ama cucinare, stare insieme a me a casa, lo conosco troppo bene. Non si era mai allontanato per tutto questo tempo, sono disperata perché forse voleva avvisarmi, ma non credevo potesse essere in pericolo”.

Un vero e proprio rebus per i carabinieri e per la Procura di Termini Imerese che stanno indagando su tutti i fronti per risolvere il giallo. La zona del lago Rosamarina, a Caccamo, viene ormai battuta da due giorni palmo a palmo: in azione ci sono decine di militari che passano al setaccio la vasta area via terra, insieme ai cani molecolari, in grado di fiutare ogni indizio utile. Indizi che fino ad oggi non hanno però portato ad alcuna svolta e alla ricerca dei quali ci sono anche i sommozzatori. Di certo c’è che la Fiat Panda di Guzzardo è stata trovata in campagna, aperta e senza le chiavi. Tra le ipotesi degli investigatori c’è quella di un incontro che potrebbe aver fatto finire in trappola i due uomini. Al vaglio ci sono i movimenti bancari e le spese effettuate per la ristrutturazione del bar da parte d Guzzardo, ma anche i tabulati telefonici e i movimenti delle ultime ore prima della scomparsa, compresi i video ricevuti da Rosalia Sparacio.

Gli inquirenti stanno anche scavando nella vita di Alario, originario di Villabate con precedenti per droga. Al momento era disoccupato. “Santo stava cercando un’occupazione – dice la sua compagna – ma era sempre più difficile trovare qualcosa. Avevamo aperto un locale a Carini, ma era andata male. Da quando aveva conosciuto Giovanni, trascorreva molto tempo nel suo bar, ma non so cosa li legasse. Voglio la verità, voglio sapere perché erano andati a Ventimiglia di Sicilia. Desidero che il mio compagno bussi alla porta e torni a casa”.


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