CATANIA – Un ritorno necessario. Perché se ne sentiva l’urgenza. Il 2 marzo esce “Il fuoco in una stanza” (Woodworm Label / La Tempesta Dischi), preceduto dal singolo Catene che assieme ai suoni caotici e avvolgenti del pezzo consegna al pubblico etneo la sorpresa di rivedersi tra gli squarci lavici e i viali liberty del grande parco cittadino. Già, perchè il video che apre il decimo album degli Zen Circus, è stato girato tutto dalle nostre parti: in primo piano ci sono Catania e la Pineta dell’Etna a Nicolosi.
L’omaggio alla città è una costante: dai volti dei protagonisti, attori noti della scena etnea, fino alle maioliche dei pavimenti degli interni che ricordano un centro storico unico nel suo genere. Ai muretti a secco della Montagna, che svetta in attacco e in chiusura. Luoghi immediatamente riconoscibili come la villa Bellini e la via Dusmet e immagini più particolari di una città che evidentemente gli Zen amano e amano tanto. E che si completa con la sua Muntagna.
Oltre lo sfondo, il testo, all’apparenza molto duro, netto e risoluto: arpeggio e riff della chitarra, invece, l’anthem che ti lascia l’appetito di volerne ancora. Il video di Catene, ci regala poi alcune citazioni: nel procedere incalzante e ipnotico c’è anche un richiamo di tutto rispetto a Karma Police dei Radiohead (anch’essi, guardacaso, passati da Catania in quella che fu l’estate del 1995): quella Cadillac che insegue noi stessi riproposta dagli Zen è un colpo allo stomaco. Insomma, sono tornati ripartendo da Catania.