Palermo, agguato alla Kalsa |Spari in piazza, un colpo all'addome - Live Sicilia

Palermo, agguato alla Kalsa |Spari in piazza, un colpo all’addome

Piazza Kalsa

La vittima è Gioacchino Alioto, 65 anni. Ecco la sua storia. Sotto inchiesta insieme a Miccoli.

L'uomo è ricoverato
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PALERMO – Un  colpo all’addome sparato in pieno giorno. Intorno alle due qualcuno ha fatto fuoco contro Gioacchino Alioto, 65 anni, nel cuore del rione Kalsa, a Palermo.

Un parente di Alioto ha accompagnato la vittima all’ospedale Buccheri La Ferla dove è stata operata. Spetta ai carabinieri del Nucleo investigativo scoprire chi e perché ha fatto fuoco.

Alioto, 65 anni, ha un passato criminale in Cosa nostra. C’era anche lui tra gli imputati per mafia al maxi processo. A fare il suo nome era stato il pentito Tommaso Buscetta. Di lui non si era più parlato per anni fino a quando non è emersa la storia dell’estorsione costata la condanna a tre anni e mezzo a Fabrizio Miccoli. Un’estorsione, secondo i giudici di primo grado, commessa con l’aggravante del metodo mafioso.

In un altro processo – la posizione di Miccoli era stata separata – il reato di estorsione è stato derubricato nel meno grave di violenza privata aggravata. Risultato: condanna mite – un anno pena sospesa – per Mauro Lauricella e assoluzione per Gioacchino Alioto.

Secondo l’accusa, Miccoli si era attivato tramite Lauricella, figlio del boss del quartiere Kalsa, Antonino, per risolvere una questione legata alle quote societarie di un fisioterapista, Andrea Graffagnini, in un locale a Isola delle Femmine (Palermo), il “Paparazzi”.

L’uomo fu convocato nel retrobottega di una trattoria alla Kalsa. Gli avrebbero fatto capire che era meglio pagare. C’erano “quattro o cinque persone grandi”, ricordò Andrea Graffagnini. Grandi nel senso di “pesanti, influenti e in un ambiente che non mi piaceva”. Uno di loro prese la parole. Era “amico del padre di Mauro”, ed era lì “per chiudere la vicenda”. Secondo l’accusa, si trattava di Gioacchino Alioto. Una ricostruzione che non ha retto al vaglio del giudice.

I carabinieri che indagato sul tentato omicidio stanno interrogando alcuni possibili testimoni e il parente che ha accompagnato Alioto in ospedale.

 


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