Spaccio a San Giovanni Galermo |Clan Santapaola, 50 imputati - Live Sicilia

Spaccio a San Giovanni Galermo |Clan Santapaola, 50 imputati

Le richieste di pena del pm.

Inchiesta Doks
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CATANIA – San Giovanni Galermo è una delle roccaforti della droga del clan Santapaola-Ercolano. Una fotografica criminale che emerge in modo cristallino dall’inchiesta Doks che lo scorso anno ha portato all’arresto di oltre 50 persone che avrebbero composto un’organizzazione legata a Cosa nostra dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. E’ al giro di boa il processso, rito abbreviato, che vede alla sbarra 50 imputati. Il pm Andrea Bonomo ha sviscerato i tratti salienti della dedicata inchiesta condotta dai carabinieri. La requisitoria del magistrato della Dda si è conclusa con richieste di pena pesantissime. Dai 20 anni ai 4 anni, tranne un’eccezione. Il pm ha anche chiesto tre assoluzioni.

Analizzate dal pm le intercettazioni che hanno dato il là all’indagine. Questa inchiesta non è altro, infatti, che lo stralcio dell’indagine Febbre da Cavallo. Vittorio Benito Fiorenza è monitorato dai carabinieri. Gli inquirenti scoprono che l’uomo è finito nel bersaglio dei fratelli Vincenzo e Arturo Mirenda, che arrivano ad armarsi e a minacciare la famiglia di Fiorenza. Le cimici hanno portato a ricostruire le gerarchie mafiose del gruppo santapaoliano di San Giovanni Galermo. I tre fratelli Arturo, Angelo e Vincenzo Mirenda (chiesta per il primo una condanna a 13 anni e 4 mesi e per gli altri due a 20 anni) avrebbero fatto parte della squadra capeggiata da Alessandro Palermo (chiesta condanna a 20 anni). I tre fratelli avrebbero avuto il ruolo di acquistare la droga dai trafficanti di Librino. Lo stupefacente sarebbe servito a rifornire le piazze dei quartieri catanesi di San Giovanni Galermo e del Villaggio Sant’Agata, delle città etnee Santa Maria di Licodia e Adrano e del comune siracusano Pachino.

Sono le intercettazioni – come detto – il cuore dell’inchiesta Doks. Dall’analisi dei dialoghi captati gli inquirenti sono riusciti a determinare la linea di successione dei vertici del gruppo criminale dal 2014 al 2016. Cambi di comando necessari dopo arresti e blitz. Le figure apicali sono state identificate anche grazie al monitoraggio di uno degli indagati, come ad esempio Francesco Lucio Motta che “dopo ogni blitz si metteva a disposizione del nuovo capo del momento”. Quando Vincenzo Guzzetta, chiamato “Enzo il biondo”, è finito in manette, le redini sarebbero passate a Salvatore Fiore, detto Turi Ciuri. Dopo il suo arresto il comando sarebbe finito nelle mani di Salvatore Gurreri, “il puffo”, storico nome del gruppo del Villaggio, e infine le redini del gruppo sarebbero state affidate a Vincenzo Mirenda, conosciuto come “Enzo Patata”.

LE RICHIESTE DI PENA. Vincenzo Mirenda, 20 anni, Francesco Lucio Motta, 20 anni, Salvatore Gurrieri, 20 anni , Arturo Mirenda, 13 anni e 4 mesi, Salvatore Fiore, 13 anni e 4 mesi, Angelo Mirenda, 20 anni, Antonio Scuto, 11 anni e 8 mesi, Vittorio Benito Fiorenza, 13 anni e 4 mesi, Nicolò Andrea Corallo, 9 anni e 4 mesi, Antonio Savoca, 5 anni e 4 mesi, Salvatore Ponzo, 5 anni e 4 mesi e 5334 euro di multa, Domenico Marsala, 4 anni e 4 mesi, Mario Russo, 4 anni e 1000 euro di multa, Nunzio Caltabiano, 5 anni e 1000 euro di multa, Orazio Tenente, 4 anni e 4 mila euro, Danilo Musumeci, 4 anni e 4 mila euro di multa, Francesco Privitera, 8 anni e 18 mila euro di multa, Nicola Strano, 11 anni e 8 mesi, Claudio Calabretta, 13 anni e 4 mesi, Mario Guglielmino, 13 anni e 4 mesi, Giorgio Freni, 8 anni e 16 mila euro di multa, Pierpaolo Gianluca Di Gaetano, 1 anno e 4 mesi e 200 euro di multa, Alessandro Palermo, 20 anni, Domenico Musumeci, 20 anni, Vincenzo Gigantini, 20 anni, Antonio Mangano, 18 anni, Daniele Buttafuoco, 16 anni e 6 mesi, Salvatore Mantarro, 16 anni, Salvatore Caltabiano, 16 anni, Antonino Cosentino, 16 anni, Massimo Vizzini, 16 anni, Silvana Leotta, 14 anni e 4 mesi, Claudio Aiello, 10 anni, Giosuè Aiello, 10 anni, Alfredo Bulla, 10 anni, Domenico Buttafuoco, 10 anni, Armando Giuffrida, 10 anni, Francesco Iuculano, 10 anni, Salvatore Lo Re, 10 anni, Desirèe Musumeci, 10 anni, Antonino Russo, 10 anni, Corrado Spataro, 10 anni, Diego Aiello, 8 anni e 20 mila euro, Alessio La Manna, 8 anni e 20 mila euro di multa, Corin Musumeci, 8 anni e 20 mila euro di multa, Antonino Giuffrida, 8 anni e 20 mila euro di multa. Chiesta l’assoluzione per Vincenzo Florio, Salvatore Fabio Palermo, Carmelo Palermo per non aver commesso il fatto.


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