Caudo: "Lascio questo Pd |Mutato geneticamente" - Live Sicilia

Caudo: “Lascio questo Pd |Mutato geneticamente”

L'esponente del Megafono in piena polemica con D'Agostino e i neorenziani etnei.

CASO BARBAGALLO
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CATANIA – Vecchi rancori esplodono all’indomani del Caso Barbagallo e infiammano un dibattito che coinvolge tutto il centrosinistra etneo. A farlo e Giuseppe Caudo, alfiere del Crocettismo catanese: “Non mi permetto di assumere nessuna posizione sul piano giudiziario alla luce delle vicende di Acireale che vedono coinvolto il Sindaco roberto Barbagallo – ha fatto sapere in una nota –  Voglio solo testimoniare e ricordare come in occasione delle elezioni amministrative in cui è stato eletto il megafono e il Pp avevano fatto una scelta a sostegno della Sindacatura di Seby Leonardi, a distanza di qualche anno gli elettori di centrosinistra si ritrovano Nicola D’ Agostino, riferimento politico di Barbagallo, ( estraneo ai fatti) candidato in quel Pd, nel collegio di Acireale, come se nulla fosse e senza alcun coinvolgimento della base”.

“Avevamo proposto al Partito per quel Collegio l’ex Assessore Regionale Luigi Bosco, una candidatura non tenuta neanche in considerazione, forse colpevole di essere una bella personalità, un riconosciuto e stimato professionista, ma anche un Crocettiano, una lettera scarlatta attaccata al petto di quanti “creduloni”hanno lottato, e lottano ancora, per una politica pulita e negli interessi dei cittadini”.

“Da statuto il mio compito di iscritto e dirigente dal dei Ds prima e del Pp poi, oggi mi obbligherebbe alla massima mobilitazione verso il sostegno alle candidature del mio partito alle elezioni del 4 Marzo. Ma credo con umiltà di non essere nelle condizioni, stando così le cose, di mantenere questo elementare dovere verso il Pp nel territorio ionico etneo e quindi, con grande rammarico, rassegno le mie dimissioni dalla direzione Regionale, ruolo in cui sono stato eletto dall’ ultima assemblea congressuale”.

“Lo faccio per lealtà perché non si può più fare finta di nulla, questo non è il partito, quello in cui ho, e abbiamo, creduto nell’ assemblea costituente del 27 ottobre 2007 a Milano. Lo faccio contro la mutazione genetica, perché ci sono scelte e voti utili per fermare questa deriva del partito del capo e di nessuno. Qualcuno potrebbe dire che lo faccio perché Crocettiano, voglio tranquillizzare i tanti che lo diranno: si lo faccio anche per questo!! la storia, come è facile intuire, scriverà la verità sui cinque anni del governo Crocetta e da quello che vedo la scriverà molto presto”.


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