Raffineria di droga in casa |Sequestrate anche armi - Live Sicilia

Raffineria di droga in casa |Sequestrate anche armi

In manette nel blitz dei carabinieri il pregiudicato giarrese Alessandro Andò.

RIPOSTO. Una scena in stile Gomorra quella che si è spalancata ieri sera agli occhi dei carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Giarre quando hanno fatto irruzione all’interno di un appartamento in un condominio di Torre Archirafi, frazione marinara di Riposto. Cocaina in pietra, panetti di marijuana e hashish, questo l’imponente quantitativo di droga, scovato dai militari dell’Arma nell’abitazione in uso adAlessandro Andò, pregiudicato giarrese con precedenti specifici alle spalle. Un blitz scaturito da una precedente perquisizione in casa di un altro noto pregiudicato giarrese. Lì i militari non avrebbero trovato tracce di sostanze stupefacenti ma al loro arrivo avrebbero incrociato proprio Andò che, alla vista dei carabinieri, avrebbe tentato di disfarsi della cocaina detenuta. Il giovane è stato così arrestato con l’accusa di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Nulla in confronto a ciò che poco dopo i militari avrebbero recuperato nell’alloggio di Torre Archirafi. La cucina era stata trasformata in un vero e proprio laboratorio della droga. Sul tavolo trovati diversi bilancini di precisione e vario materiale usato per il confezionamento della droga. Oltre al grosso quantitativo di stupefacente, sequestrate anche armi e munizioni. In particolare 13 kg di marijuana, 2 kg di cocaina, 150 grammi di eroina, 25 grammi di hashish, un fucile sovrapposto Beretta mod. S55 cal 12, con canne mozzate con matricola abrasa, una pistola Sig Sauer mod. P230 cal. 9 con matricola abrasa, caricatori e munizioni, predisposta per l’applicazione di silenziatore, 126 cartucce di vario calibro, una moto d’epoca Yamaha XT 600, rubata il 24 agosto 2017 ad Acireale, la somma in contante di 1580 euro.

Le armi saranno inviate nei laboratori della scientifica per gli accertamenti tecnici necessari a stabilire se siano state usate per compiere azioni delittuose. Alessandro Andò, accusato anche di detenzione illegale di armi da sparo, è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza a Catania.


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