"L'università che vogliamo" | Contro i "concorsi truccati" - Live Sicilia

“L’università che vogliamo” | Contro i “concorsi truccati”

Centotrenta iscritti tra docenti ordinari, associati, ricercatori strutturati e giovani precari.

UNA NUOVA ASSOCIAZIONE
di
1 min di lettura

RAGUSA – Si chiama “L’università che vogliamo”. È un’associazione no profit nata con l’intento di rendere pubblici ricorsi e denunce da parte di informatori in materia di reclutamento e concorsi in ambito universitario, nonché di supportare con consigli, consulenza legale i docenti universitari messi ai margini dall’Università.

Il gruppo si è gemellato con l’Osservatorio indipendente dei concorsi universitari, ed ha già raggiunto 130 iscritti tra docenti ordinari, associati, ricercatori strutturati e giovani precari, 830 sostenitori attivi in rete che diffondono e condividono le iniziative dell’associazione, 5700 firme per una petizione da consegnare al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Portavoce e amministratore dell’associazione no profit ‘L’università che vogliamo’ è il ricercatore vittoriese Giambattista Scirè, che ha ribaltato in sede giudiziaria l’esito di un concorso al quale aveva partecipato e vinto da un architetto per la docenza di storia contemporanea. In Sicilia hanno aderito 20 ricercatori così ripartiti nei tre atenei: 9 Catania, 8 Palermo, 3 Messina.

“L’associazione – dice Scirè – vuole svolgere una funzione di incentivo nei confronti delle competenti autorità istituzionali, invitandole a censurare certi comportamenti sul piano dell’etica pubblica, oltre a decidere di costituirsi ad adiuvandum nei casi giudiziari più eclatanti e significativi nei ‘concorsi truccati’ che verranno scovati e denunciati”.(

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI