Al voto tre italiani su quattro | In Sicilia affluenza al 63 per cento - Live Sicilia

Al voto tre italiani su quattro | In Sicilia affluenza al 63 per cento

Il debutto del "Rosatellum". Affluenza alle 23 del 74% nella metà dei Comuni. In Sicilia è più bassa.

LE ELEZIONI
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PALERMO – Si è fermato al 63,09 per cento il dato dell’affluenza in Sicilia. In leggero calo rispetto alle precedenti Politiche, quando il dato fu del 64,6. La provincia col dato più basso di votanti è quella di Agrigento col 59,59 per cento, mentre quella col maggio numero di votanti alle urne è stata quella di Ragusa col 66,20 per cento. A Palermo ha votato il 61,42 per cento degli aventi diritto.

LA DIRETTA

23.40 Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 23 ha votato, a circa metà dei dati disponibili, il 74% degli aventi diritto. Alle ore 19 l’affluenza era stata del 58,42%. Lo rende noto il sito del Ministero dell’Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, al termine dello scrutinio si era recato alle urne il 76,4% degli elettori per la Camera.

20.24 – Ettore Rosato, candidato Pd e ideatore della nuova legge elettorale (Rosatellum), interviene sul caso del tagliando antifrode e, dopo aver ricordato che fu votato all’unanimità, precisa che “non è prevista la trascrizione a mano del numero della scheda, che sta rallentando le operazioni, bastava prevedere solo etichette autoadesive”.

19.55 – In Sicilia, secondo il sito del Ministero dell’Interno, l’affluenza alle 19 è del 47,06% (390 comuni su 390). La Sicilia quindi si conferma la Regione con l’affluenza più bassa d’Italia.

19.24 – Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 19, in Italia, ha votato il 58,42% degli aventi diritto (dati relativi a 7.958 comuni su 7.958). Lo si rileva dal sito del ministero dell’Interno.

17.30 – Secondo quanto si apprende, allo scopo di velocizzare e rendere più fluide le operazioni di voto, i presidenti di seggio si avvarranno anche dei vicepresidenti per gli adempimenti connessi al tagliando antifrode, introdotto dalla nuova legge elettorale, presente nelle schede per la Camera dei deputati e per il Senato della Repubblica.

16.05 – In Sicilia si è registrata l’affluenza più bassa: 14,27%. Quasi un punto percentuale meno della Calabria, regione che la precede con il 15,11%.

14.39 – A Palermo, alle 12, per la Camera ha votato il 14% degli aventi diritto.

14.22 – Il sindaco Orlando sulle schede sbagliate a Palermo: “Siamo rammaricati”.

14.04 – Disagi per i disabili che dovevano votare alla scuola Federico II via Pier Delle Vigne a Palermo. L’ascensore del plesso scolastico era guasto e così gli elettori disabili hanno dovuto attendere; alcuni di loro hanno chiamato polizia e carabinieri per segnalare il disservizio. Dopo lunghi minuti chi aveva il certificato di invalidità è stato portato in altri due plessi per consentire il voto.

13.40 – Berlusconi contestato da una Femen a seno nudo mentre è al seggio (guarda il video qui).

12.34 – Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 12, in Italia, ha votato il 19,43% degli aventi diritto (dati relativi a 7.958 comuni su 7.958). Lo si rileva dal sito del ministero dell’Interno. In Sicilia, affluenza alle 12 al 14,27%% (390 comuni su 390). 

12.10 – I primi dati relativi all’affluenza alle ore 12 si stanno attestando sul 19% dei votanti, dato in crescita rispetto alle Politiche del 2013 quando però si votò su due giorni. Le lunghe code sono dovute anche alle novità del voto, specialmente il tagliando antifrode (leggi cos’è qui) che obbliga gli scrutatori prima a registrare ogni singola scheda per la Camera e per il Senato nel registro dei votanti e poi a strappare il tagliando dalle scheda prima di inserirla nell’urna.

11.50 – “Ho votato regolarmente nel mio seggio elettorale di Palermo. Nessun ingorgo ne’ ritardo dovuto al cambio di schede. Se qualche disfunzione questa mattina ha avuto luogo, ciò non lo si deve certamente alla Prefettura del capoluogo, la quale nel pomeriggio di ieri ha dovuto affrontare, con tempestività, una situazione di emergenza non riconducibile ad errori del proprio ufficio”. Lo afferma in una nota Renato Schifani, senatore di Forza Italia.

11.05 – Ferrandelli, leader dell’opposizione al Consiglio comunale di Palermo, “tuona” contro il caos ai seggi a Palermo: “Ispezione al Comune” (leggi qui).

10.06  – Secondo la Prefettura di Palermo e l’ufficio elettorale del Comune le operazioni di voto si stanno svolgendo regolarmente in tutte le sezioni del capoluogo siciliano. Numerosi seggi hanno aperto con ritardi che in alcuni casi hanno superato le due ore e mezzo a causa delle distribuzione delle nuove schede elettorali ristampate durante la notte. L’errore era stato causato dall’inserimento di alcune sezioni del collegio Palermo 1 nel collegio Palermo 2.

09.23 – Oltre due ore dopo l’apertura dei seggi in tutta Italia, a Palermo alcune sezioni sono ancora chiuse a causa della distribuzione delle nuove schede elettorali ristampate nella notte. È il caso della scuola Karol Wojtyla del quartiere Monte Pellegrino. “Non ci fanno votare – dice un elettore in attesa – Dicono che si stanno riunendo i presidenti dei seggi. Ma mi sembra una procedura anomala. Nessuno ci ha informato che non c’erano le schede”. È scandaloso che a quasi due ore dall’apertura delle sezioni elettorali in tutta Italia, a Palermo vi siano alcune persone ancora fuori dai seggi”, è il commento di uno degli elettori in attesa di votare nell’istituto Uditore Setti Carraro dove hanno appena aperto i seggi dopo la timbratura delle nuove schede elettorali.

08.57 – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha votato stamane, poco dopo le 8:30, nella sezione 535 della scuola Giovanni XXIII del quartiere Libertà a Palermo. Nel capoluogo si registrano ritardi nell’apertura di alcuni seggi a causa di un errore che ha causato la ristampa delle schede di 200 sezioni. Subito dopo il voto il Capo dello Stato è uscito dalla sezione elettorale dimenticando di ritirare il documento d’identità che il presidente di seggio ha subito provveduto a consegnare agli uomini della scorta.

08.20 – Le schede elettorali ristampate nella notte a Palermo sono state distribuite in tutte le 200 sezioni interessate. Lo ha comunicato la Prefettura, dopo un riscontro effettuato con il Comune. Alcuni seggi non hanno ancora avviato le operazioni elettorali perché i presidenti in questo momento stanno timbrando le schede. Entro pochi minuti, assicurano dalla Prefettura, tutti le sezioni di Palermo saranno tutte aperte.

08.05 – Tra i seggi ancora schiusi anche quello di Palermo dove voto il leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso. “Mi preoccupa – commenta Grasso – che a Palermo alcuni seggi siano ancora chiusi in attesa di ricevere le schede elettorali corrette. Nel giorno più importante di una democrazia, quello delle elezioni, sono ritardi ed errori inaccettabili, che spero non scoraggeranno la partecipazione dei cittadini”.

07.50 – Alle 7.50 nei seggi della scuola Ignazio Buttitta, in via Cimabue a Palermo, le schede non erano ancora arrivate. Nelle cinque sezioni 163, 61 243, 548, 027A ancora non si vota. A dirlo sono gli scrutatori che si trovano nelle sezioni. Le pattuglie dei vigili urbani sono al lavoro per la distribuzione delle nuove schede, ma non hanno ancora raggiunto tutte le sezioni.

07.09 – Sono state ristampate nella notte le schede elettorali di 200 sezioni di Palermo dove, per un errore nella perimetrazione dei collegi da parte del Comune, erano stati inseriti dei candidati di un altro collegio. In pratica alcune sezioni del collegio Palermo 1 erano state collocate nel collegio Palermo 2 che comprende anche Bagheria. Dalle 4:45 del mattino i vigili urbani sono al lavoro per la consegna delle nuove schede, che sarebbero complessivamente poco meno di 200 mila. Secondo la Prefettura tutti i seggi dovrebbero aprire regolarmente alle 7, al massimo si potrebbero registrare dei lievi ritardi.

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È il gran giorno delle elezioni politiche per il rinnovo del parlamento nazionale che in Sicilia, però, è stato anticipato dal “caso” delle schede sbagliate. Un errore incredibile nell’accorpamento di collegi e seggi che ha portato nelle sezioni, in molti caso, i candidati di altri collegi. Un caos che ha spinto, fin dal tardo pomeriggio di ieri a una corsa contro il tempo per ristampare la bellezza di 190 mila schede nelle 218 sezioni in cui è stato riscontrato l’errore.

La confusione, in Sicilia, che si aggiunge ai tanti dubbi e alle tante preoccupazioni legate a una legge elettorale un po’ complicata che potrebbe tradursi in lunghissime e complesse operazioni di conteggio dei voti, fin dalle 23, quando inizierà lo spoglio. Si voterà con la nuova legge elettorale, il “Rosatellum”, definita così, come da prassi, per ricondurla al “padre” della norma, il capogruppo alla Camera del Pd Ettore Rosato. Una legge “mista”. Una parte dei parlamentari, infatti, verrà eletta attraverso il sistema uninominale (l’elettore potrà scegliere un candidato da una ristretta rosa), e un’altra parte attraverso il sistema proporzionale. In quest’ultimo caso, la scelta cadrà su un simbolo a cui corrisponde un listino “bloccato” con quattro nomi. I candidati verranno eletti in ordine di posizionamento nell’elenco.

Una legge nuova di zecca, quindi, per scegliere i nuovi componenti di Camera e Senato, dopo l’affondamento dell’Italicum e dopo la bocciatura del referendum che puntava anche a ridimensionare di gran lunga il Senato, appunto. Cinque anni fa, si votò con la legge Calderoli, che fu subito ribatezzata “Porcellum”, visto che si è rivelata incapace di garantire la governabilità. Quel sistema elettorale era un “proporzionale corretto”, a coalizione, con premio di maggioranza ed elezione di più parlamentari contemporaneamente in collegi estesi, senza possibilità di indicare preferenze.

A vincere, pur non vincendo, fu il centrosinistra dell’allora candidato premier Pierluigi Bersani, che ha sfiorato il 30 per cento. A seguire, vicinissimo, il centrodestra guidato da Silvio Berlusconi. Quindi ecco il Movimento cinque stelle di Beppe Grillo, con oltre il 25 per cento. Una “fotografia”, quella con i tre blocchi, che si ripresenta, al netto delle possibili percentuali che verranno fuori dal voto, anche in questa occasione.

Per questo turno elettorale le sezioni sono in totale 61.552, le urne circa 137.616 mila (due urne per sezione più 1 dove si svolgono le elezioni regionali). I componenti di seggio (presidenti, segretari e scrutatori) sono 369.312. Il compenso, per politiche e regionali, di un presidente di seggio è di 224 euro; 170 euro per segretario e scrutatore. Dove non si voterà per le regionali, i presidenti prenderanno un compenso di 187 euro, scrutatori e segretari di 145 euro. Gli elettori sul territorio nazionale, sulla base dei dati riferiti al quindicesimo giorno antecedente la data delle elezioni, sono, per la Camera dei Deputati, 46.604.925, di cui 22.430.202 maschi e 24.174.723 femmine, per il Senato della Repubblica 42.871.428, di cui 20.509.631 maschi e 22.361.797 femmine, che eleggeranno 618 deputati e 309 senatori. Si eleggono 618 deputati e 309 senatori, 18 i parlamentari eletti all’estero. Quello di oggi è un Election Day, in quanto si voterà anche per il rinnovo di Presidenza e Consiglio regionale di Lombardia e Lazio.

Anche in questo caso potrà votare chi ha compiuto il diciottesimo anno di età. Solo a Palermo saranno 2.193 i potenziali “debuttanti” (1.115 maschi e 1078 femmine). Per potere esercitare il proprio diritto di voto, l’elettore dovrà presentarsi munito di un documento di identità valido e della propria tessera elettorale. Come detto, lo spoglio partirà dalle 23, quando saranno diffusi anche i primi exit poll.

LiveSicilia seguirà minuto per minuto i risultati elettorali con una diretta no-stop. A partire appunto da domenica sera. Tutti gli aggiornamenti, i vincitori e gli sconfitti, i risultati, gli eletti, li troverete sul nostro giornale.


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