Ragusa vota sempre 5 Stelle | Ma non elegge un ragusano - Live Sicilia

Ragusa vota sempre 5 Stelle | Ma non elegge un ragusano

Lorefice e Minardo

Due eletti della provincia iblea sono stati eletti, ma in altri collegi.

POLITICHE 2018
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RAGUSA – Un plebiscito per il Movimento 5 stelle, ma la dannazione per Ragusa di non avere quasi più rappresentanti in Parlamento. Il voto del 4 marzo ha parlato chiaro: a dispetto dei candidati presenti nelle liste, la gente iblea ha premiato Di Maio e i suoi seguaci. Nel collegio “Ragusa 08”, di cui facevano parte 8 comuni della provincia, il M5S ha sfondato il muro del 52% alla Camera. Al Senato, nel collegio che riuniva Ragusa e Siracusa, la percentuale ha sfiorato addirittura il 54%. Più di un elettore su due ha rinnegato i vecchi partiti politici, messo in stand by il progetto leghista di Salvini e dato seguito alla “rottura” prospettata dal Movimento. A dispetto, si diceva, dei nomi presenti in lista.

Ragusa, che da cinque anni conta su un’amministrazione pentastellata, infatti, non elegge alcun suo rappresentante. Marialucia Lorefice, componente della XII Commissione Affari Sociali e al suo secondo mandato, è nativa di Modica e attivista di Ispica, uno dei comuni che – strano scherzo del destino – apparteneva al collegio di Avola, dove Maria Marzana (altra M5S) ha fatto man bassa di consensi. Lorefice, iscritta al Movimento dal 2012, si è spesa in una campagna elettorale porta a porta in giro per la provincia, ma non può ritenersi propriamente vicina al sindaco di Ragusa, che in nessun intervento pubblico ha elogiato il risultato del partito e dei “colleghi”.

Il Movimento, che a Ragusa città porta a casa oltre il 46% dei consensi, sta vivendo infatti una fase molto strana della sua storia locale. I vertici sembrano aver voltato le spalle ai suoi rappresentanti istituzionali e Piccitto ha deciso di non ricandidarsi a sindaco per le prossime Amministrative di giugno, indicando nel suo vice Massimo Iannucci la figura più consona. Ma anche Iannucci si è fatto da parte, lasciando il peso delle responsabilità su Antonio Tringali, attuale presidente del Consiglio comunale uscito “trombato” dalle Parlamentarie dello scorso gennaio (dove si era proposto per il Senato). Una consultazione online in cui Ragusa, a causa delle fratture interne, non è riuscita a portare avanti alcun nome: anche l’assessore Stefano Martorana si era fatto avanti per la Camera ma senza sfondare. Ragusa, quindi, continua a votare 5 Stelle, ma non perché il partito risulti particolarmente presente e “pesante” sul territorio. Tutt’altro.

Lorefice sarà tuttavia una delle due rappresentanti “ragusane” in Parlamento. L’altro arriva dal collegio blindato di Catania, dov’era capolista nel plurinominale per la Camera: si tratta di Nino Minardo, modicano doc. Una vita per Berlusconi, a parte una piccola parentesi nella scialuppa di Alfano. Attorno a loro due c’è terra bruciata. Giovanni Mauro, che nel 2013 era stato paracadutato in Senato con un seggio strappato in Campania, questa volta non ce la fa: era secondo nel proporzionale alle spalle di Stefania Prestigiacomo (Forza Italia), che stando ai primi rumors potrebbe tenere per sé il seggio e cedere quello ottenuto a Messina. Il meccanismo dei resti non aiuta l’ex presidente della Provincia, che solo qualche mese fa aveva dovuto rinunciare anche all’Ars, sconfitto da Orazio Ragusa.

Tra quelli che si sono messi in gioco, va registrata, invece, la bocciatura per Valeria Zorzi (Fratelli d’Italia) e Venerina Padua (Partito Democratico), che a “Ragusa 08” (Camera) vengono bastonate da Lorefice nell’uninominale. Se per l’assessore di Vittoria era il primo tentativo, per la Padua si tratta di una mancata riconferma dopo l’elezione di cinque anni fa. La parlamentare di Scicli è penalizzata dall’andamento generale del PD e solo nella sua città sfiora il 20%. Non aveva grandi velleità Franca Antoci, che al Senato arriva quarta nel collegio di Siracusa, che vede il trionfo di un altro grillino, l’ex vice-sindaco di Augusta Pino Pisani. In fondo a questa drammatica crisi di rappresentanza, però, per la provincia iblea resta una magra consolazione: nel collegio “Lazio 6” è stata eletta al Senato, con oltre 120mila voti, Giulia Lupo: è una giovane assistente di volo che proviene da Ragusa.

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