Alloggi popolari pericolosi | Condannata ditta appaltatrice - Live Sicilia

Alloggi popolari pericolosi | Condannata ditta appaltatrice

La Sicula Costruzioni dovrà provvedere alla messa in sicurezza.

LA SENTENZA
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CATANIA – Sarà la Sicula Costruzioni, aggiudicataria dei lavori di riqualificazione previsti dal Contratto di quartiere, a dover farsi carico degli interventi di messa in sicurezza negli alloggi popolari di via Carducci a Giarre. Così ha deciso il giudice del tribunale di Catania Simona Lo Iacono a cui gli inquilini, assistiti dal legale Cristofero Alessi, si erano rivolti per vedere riconosciuti i propri diritti. Gli alloggi, infatti, già alla consegna, avvenuta nell’agosto del 2015, presentavano alcuni vizi di costruzione che si tramutavano in pericolo per gli abitanti dei condomini. Tra i problemi a destare maggiore preoccupazione le infiltrazioni di acqua piovana determinate dalla “presenza di un grigliato esterno adoperato come elemento architettonico per la protezione del prospetto nord”. Questo quanto verificato dal consulente tecnico nominato dal tribunale per constatare quanto denunciato nel ricorso presentato contro il comune di Giarre. Per il Ctu “il manufatto, non consentendo riparo durante le piogge, rende la base d’appoggio pericolosissima e scivolosa. Esiste – conclude il consulente – il pericolo di un pregiudizio imminente e irreparabile”. Un problema risolvibile con la collocazione di un sistema a veneziane.

 

Il tribunale ha condannato la ditta appaltatrice a mettere in sicurezza anche alcuni ballatoi dell’edificio. Nello specifico dei punti in particolare dove è “possibile l’azione di scavalco da parte di minori e caduta nel vuoto”. Un pericolo questo che aveva destato grande preoccupazione. Ultimo fattore di criticità, constatato dal Ctu, l’assenza di copri giunti per mettere in sicurezza l’area di raccordo tra “il corpo scala centrale ed il perimetro del piano”. Anche in questo caso a provvedere dovrà essere la Sicula Costruzioni. Il comune di Giarre, infatti, dopo essersi costituito in giudizio, aveva chiamato in causa come responsabile proprio l’azienda, evidenziando come l’appaltatore avrebbe dovuto provvedere anche alla correzione di eventuali errori di progettazione. Una tesi condivisa dal tribunale, che ha emesso la sentenza. “Alla fine, dopo un po’ di attesa, si è risolta buona parte delle problematiche lamentate – commenta soddisfatto l’avvocato degli inquilini Cristofero Alessi – Resta il problema degli ascensori non ancora funzionanti della cui soluzione però si sta facendo garante l’amministrazione comunale”.


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