Corruzione, sbalordito il giudice | "Tutto alla luce del sole" - Live Sicilia

Corruzione, sbalordito il giudice | “Tutto alla luce del sole”

"Non era buona fede, ma senso di impunità". Le intercettazioni che hanno portato agli arresti.

MESSINA
di
2 min di lettura

MESSINA – Spregiudicatezza e organizzazione a delinquere: così il gip di Messina, che ha arrestato sei tra imprenditori, finanzieri, avvocati e pubblici ufficiali per irregolarità nell’assegnazione dei lavori di realizzazione di tre lotti della Siracusa-Gela, descrive il contesto dell’inchiesta. “Una delle cose che più colpisce – scrive il giudice nella misura cautelare – è la creazione di un fondo, con i soldi pubblici degli appalti, per consulenze e contatti, una riserva per tangenti e corrompere funzionari alla luce del sole e, ancor di più, che tale fondo sia stato autorizzato dall’amministrazione pubblica e come un subappalto, con un tasso di illegalità neanche facilmente immaginabile”.

>GLI ARRESTATI

“L’avvocato Gazzarra ha nascosto 300mila euro”. Parla, senza sapere di essere intercettato un ingegnere della Condotte spa, tra i responsabili del cantiere della Siracusa-Gela su cui stava realizzando lavori la società coinvolta in una indagine della Procura di Messina su una presunta mazzetta per l’affidamento delle opere. L’indagine ha coinvolto, tra gli altri, il presidente del consiglio di gestione della Condotte Duccio Astaldi, finito ai domiciliari. A riscuotere la tangente sarebbe stato Antonio Gazzarra, vicepresidente dell’ente appaltante, il Consorzio Siciliano Autostrade. La tangente sarebbe stata spacciata come il compenso riscosso da Gazzarra per una consulenza in realtà mai fornita a un’altra società, la Pachira Partners. Nell’indagine è coinvolto anche Stefano Polizzotto, ex capo della segreteria tecnica dell’ex governatore siciliano Rosario Crocetta che avrebbe fatto da intermediario tra la Condotte e il pubblico ufficiale corrotto. “Sinceramente si prendono i soldi!, so soltanto che è un metodo d’azzardo…se si viene a scoprire …Pachira in questo momento ad Astaldi …di lì Gazzarra”, dice l’ingegnere al suo interlocutore che è uno dei legali della società. “Per ….. per fortuna nascondono…stai a sentirmi…l’hanno sempre fatto!”, gli spiega.

“Tanto alla luce del sole da sbalordire, ma non certo per una assurda buona fede – è scritto ancora nella misura cautelare – che le risultanze processuali escludono, emergendo che la naturalezza dell’illecito trova con evidenza altra ragione, mera spregiudicatezza, basata evidentemente su un senso di impunità”. “Senso di impunità – conclude – che purtroppo non pare nascere dal nulla, ma ha il suo fondamento nei limiti oggettivi e riscontrati dei poteri di controllo, e degli stessi poteri giudiziari”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI