Nell’Ars immobile, 34 consulenti | Ex deputati ed ex dirigenti: i nomi - Live Sicilia

Nell’Ars immobile, 34 consulenti | Ex deputati ed ex dirigenti: i nomi

Il presidente Miccichè ne ha chiamati 17. Chi sono e quanto guadagnano i collaboratori dell’Ufficio di presidenza.

PALERMO – Ci sono ex deputati regionali e qualche candidato alle ultime Politiche, ci sono ex dirigenti della Regione e storici fedelissimi. Sono 34 i consulenti scelti dai componenti dell’Ufficio di presidenza dell’Ars. Per loro, stipendi molto vari, che oscillano tra alcune centinaia di euro a buste paga assai più sostanziose.

Ne ha chiamati 17 il solo Gianfranco Micciché. Il presidente dell’Ars ha innanzitutto voluto nel suo ufficio un collaboratore storico come Ugo Zagarella, candidato ma non eletto alle ultime elezioni per Montecitorio. Per lui, ecco 4.804 euro lordi per 12 mensilità. È stato un dirigente generale esterno del governo Lombardo, invece, Gianluca Galati, impegnato tra l’altro alle ultime elezioni amministrative al fianco di Fabrizio Ferrandelli. Per lui stipendio da 3.129 euro lordi. Impegnata nella campagna elettorale di Ferrandelli anche Marta Culella: per lei 1.654 euro, sempre lordi, così come tutte le cifre che seguiranno.

A completare la segreteria del presidente, ecco Silvia Saitta (3.956 euro), Rosa Giglio (3.201 euro), Luca Cortimiglia (2.931 euro), Vito Scardina (2.851 euro), Manuela Pellegrino (1.661 euro), Maria Di Simone (2.301 euro), Silvia Marchica (1.887,84), Giuseppe D’Orsi (1.661,55 euro), Giovanni Gagliano (1.661,55 euro), Marzia La Russa (1.654,42 euro).

A completare la squadra dei collaboratori ecco anche gli addetti stampa e un noto “comandato”. I giornalisti assunti sono l’ex caporedattore a Palermo de “La Sicilia”, Lillo Miceli (3.347 euro lordi per 15 mensilità), Giuseppina Varsalona (1.609,86 euro lordi sempre per 15 mensilità) e Vincenzo Fricano (1.609,86 per 15 mensilità anche lui). Spunta, poi, come detto, tra i collaboratori un nome assai noto a Palazzo dei Normanni: Totò Lentini, infatti, per molti anni ha preso posto tra gli scranni di Sala d’Ercole. Alle ultime elezioni regionali dove ha corso tra le fila di Forza Italia, però, non ce l’ha fatto. Ecco comunque la chiamata di Micciché come “comandato” (Lentini è infatti un Regionale): per lui 3.273,26 euro lordi per 13 mensilità.

In casa Movimento cinque stelle il vicepresidente dell’Ars, Giancarlo Cancelleri, si avvale di tre collaboratori con contratto fino al 2022. Nella squadra del leader dei grillini siciliani Maria Alessandra Costantino, di professione commercialista, già designata assessore da Ugo Forello per le Amministrative di Palermo. Costantino, che percepirà 1.830 euro lordi al mese per attività di segreteria, a dicembre 2017 fu coinvolta nel caso del consigliere comunale di Palermo Antonino Randazzo. Quest’ultimo era stato assunto dalla sua stessa azienda poco prima del voto per le Comunali, dando quindi la possibilità alla società di ottenere i rimborsi da parte di Palazzo delle Aquile per la sua attività in aula e nelle commissioni. L’azienda, CreaGest Srl, lo vedeva in società proprio con Costantino. Alla fine Randazzo fece un passo indietro passando in aspettativa non retribuita. Stesso stipendio anche per Ernesto Sfragano, vicino al deputato catanese Francesco Cappello, che ha partecipato alle ultime Parlamentarie con scarso successo. Il trittico è chiuso da Loredana Muncibì, che con gli stessi compiti dei precedenti percepirà 2.895 euro lordi al mese fino a fine legislatura. 

Il deputato questore Salvatore Siragusa ha preso nella sua squadra Giuseppe Andrea Cellura, esperto giuridico già collaboratore del deputato saccense Matteo Mangiacavallo: per lui un contratto da 1.230 euro lordi al mese fino al 5 novembre 2022. Con Siragusa altri tre collaboratori, tra cui il bagherese Salvatore Maggiore, attivista di lungo corso e vicinissimo al sindaco Patrizio Cinque autosospeso dal movimento. Per Maggiore, laureato in Ingegneria elettrica, 1.730 euro lordi al mese fino al 31 luglio di quest’anno. Stessa scadenza anche per Pietro Costa e Vincenzo D’Amico, quest’ultimo già collaboratore del gruppo M5s di Palazzo dei Normanni: per il primo un contratto da 1.900 euro lordi e per il secondo da 1.730 euro lordi. Anche per i quattro collaboratori di Siragusa l’incarico è per “attività di segreteria”. La pattuglia grillina si chiude con il deputato segretario Stefano Zito: per lui un solo collaboratore, Caterina Lo Monaco, con un contratto da 1.900 euro lordi.

Il vicepresidente vicario Giovanni Di Mauro, eletto tra i Popolari e autonomisti, ha invece contrattualizzato Giovanni Campagna come capo della segreteria “fino a revoca”: per lui uno stipendio lordo di 4.605 euro al mese. Nella squadra del presidente del Collegio dei questori Giorgio Assenza, del gruppo di DiventeràBellissima, cinque collaboratori con contrato fino al 31 dicembre di quest’anno per attività di segreteria: Giuseppe Alfano (1.118 euro lordi al mese), Francesca Firetto Carlino (1.350 euro lordi), Roy Luciano Di Benedetto (1.350 euro lordi), Manfredi Catania (1.350 euro lordi) e Fabio Sciabica (926 euro lordi).

Il deputato questore Giovanni Bulla, eletto fra le file dell’Udc, si avvale di tre collaboratori per le attività di segreteria: a Carmelo Pellegriti vanno 4.133 euro lordi al mese “fino a revoca”, mentre per Giuseppe Gimmillaro e Rosario Calderaro 1.413 euro lordi al mese fino al 31 dicembre di quest’anno.

La nota di Lentini

Nell’ambito dell’articolo “Nell’Ars immobile, 34 consulenti Ex deputati ed ex dirigenti: i nomi” viene riportato il mio nominativo seguito da un’indicazione relativa alla posizione di “comandato” presso la segreteria del Presidente ARS on.Micciché e la cifra “3.273,26 euro lordi per 13 mensilità”.

A riguardo mi pare opportuno far rilevare che tale importo, nel caso dello scrivente, è relativo allo stipendio lordo percepito in quanto dipendente dell’amministrazione regionale da oltre 35 anni e corrisponde ad una busta paga mensile di circa 1.800 euro.

La cifra, quindi, è relativa al solo ristorno alla Regione – da parte dell’ARS che giuridicamente è soggetto distinto – del solo “stipendio base”, senza alcun “privilegio” e, soprattutto, senza nessun maggiore onere per la finanza pubblica.

Vi prego perciò, anche al fine di fornire ai lettori una corretta informazione ed evitare potenziali letture distorte, di volere specificare quanto detto che – peraltro – è agevolmente riscontrabile sul sito internet dell’ARS.

Lo dichiara Totò Lentini


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