Rosso e le intercettazioni |"Bisogna evitare il voto in consiglio" - Live Sicilia

Rosso e le intercettazioni |”Bisogna evitare il voto in consiglio”

Tutti i particolari.

GARBAGE AFFAIRE
di
2 min di lettura

CATANIA – Il ragioniere generale Rosso avrebbe dovuto spremersi le meningi e trovare una soluzione “concettuale” per aggirare l’ostacolo: incidere sul piano di intervento senza passare dal voto in consiglio comunale. Si può sintetizzare così il contenuto di una delle intercettazioni al centro dell’inchiesta “Garbage Affaire” che ha fatto tremare i piani alti di Palazzo degli Elefanti. Il 2 giugno del 2017 l’imprenditore “Tonino” Deodati e il dirigente Massimo Rosso stanno conversando al telefono. Il ragioniere generale del Comune racconta di avere partecipato a una sola riunione del gruppo di lavoro creato per predisporre il bando di gara settennale. “Ha fatto il gruppo di lavoro, mi ha chiamato una volta sola”, dice mettendo le mani avanti. Non ci sarebbe nulla di concreto e soprattutto nessuna firma. “Io non firmo niente…se ..inc […]non c’è niente ancora.. io ho partecipato solo ad una riunione, non abbiamo fatto niente”, dice Rosso. Il dirigente rassicura l’imprenditore. “Se c’è un gruppo di lavoro nominato formalmente…è quello il gruppo di lavoro che deve discutere…non è che può esserci qualcun altro che viene a cambiare le cose…perché poi firmo io”, dice e  le cimici puntualmente registrano.

La conversazione prosegue. “Rispondendo a una domanda di Deodati – si legge nell’ordinanza di custodia cautelare concernente, ancora, la precedente gara settennale andata deserta (ma tu devi dire…è andata deserta, non c’è andato nessuno… un motivo ci sarà…), chiariva che la gara doveva essere fatta sulla base del piano di intervento che è il documento programmatico dell’A.R.O. (ambito di raccolta ottimale) approvato dal consiglio comunale”. A questo punto il ragioniere generale “si mette come sempre a disposizione” dell’imprenditore garantendo “che si sarebbe attivato alla ricerca di soluzioni che evitassero il ritorno del procedimento al Consiglio Comunale per una nuova modifica del piano d’intervento”.

In che modo si può ovviare il problema? Nella conversazione si accenna a soluzioni “concettuali”.  “Se io faccio delle modifiche a quello devo tornare in consiglio comunale…quindi io devo camminarci attorno, trovare le disposizioni per camminarci attorno […] io devo trovare dei meccanismi…che stanno diciamo così…in un ambito concettuale…ma che stanno fuori al piano di intervento […], io mi pregio di avere la qualità che è questa…di individuare soluzioni”, dice Rosso. Proprio oggi il consiglio comunale si riunirà per la prima volta dopo il terremoto giudiziario che ha scosso le fondamenta di Palazzo degli Elefanti e c’è da scommettere che l’argomento, pur non inserito all’ordine del giorno, terrà banco. Le scosse di assestamento non sono ancora terminate. Almeno a livello politico.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI