Il verdetto fra una settimana | I pm insistono: "Cambiamo i periti" - Live Sicilia

Il verdetto fra una settimana | I pm insistono: “Cambiamo i periti”

Il presidente del Palermo Giovanni Giammarva

L'accusa chiede al tribunale una nuova perizia. E presenta una nuova prova. Giammarva ottimista.

Fallimento del Palermo Calcio
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PALERMO – Ancora una settimana. Tanto si dovrà aspettare per sapere l’epilogo giudiziario che avrà l’istanza di fallimento del Palermo calcio richiesta dalla procura del capoluogo siciliano. I giudici si sono riservati di decidere in un lasso di tempo che oscilla tra i sette e dieci giorni a partire da questo primo giorno di primavera. In tribunale una folla di giornalisti attendeva da questa mattina il verdetto dei giudici insieme al presidente del club rosanero Giovanni Giammarva.

Davanti al collegio presieduto da Giuseppe Sidoti, i pubblici ministeri non hanno arretrato di un passo dalla linea accusatoria: i conti del Palermo non sono a posto e la società sarebbe in stato di insolvenza. Sono talmente certi della loro posizione da avere invitato i giudici a valutare la possibilità di cambiare il collegio dei periti che, invece, hanno raggiunto conclusioni favorevoli alla società di viale del Fante. In pratica, servirebbe una nuova perizia. E’ bene ricordare che a nominare i tre consulenti secondo cui i conti del Palermo al momento sono in sicurezza è stato lo stesso tribunale fallimentare.

I pubblici ministeri hanno anche consegnato quella che definiscono “una nuova prova”. Si tratta di un estratto conto della disponibilità del Palermo calcio che al momento si attesterebbe sui 900mila euro. E’ probabile che il documento serva a dimostrare che è stato Zamparini e non Alyssa a pagare la prima rata per l’acquisto di Mepal, società che detiene il marchio del club di viale del Fante. Una circostanza quest’ultima mai negata dal patron friulano, ma che nell’impostazione accusatoria confermerebbe l’impossibilità di Alyssa di saldare il debito di 28 milioni. Non solo, la somma di 900mila euro, utilizzata per pagare gli stipendi dei calciatori, confermerebbe che la società non gode di flussi continui di danaro per fronteggiare la gestione ma avrebbe bisogno di immissioni estemporanee di liquidità.

Tesi sempre respinte dai difensori del Palermo calcio secondo cui, invece, anche quest’ultima vicenda confermerebbe la solidità dei conti di cui lo stesso Zamparini sarebbe garante. I soldi ci sono, insomma, come hanno sempre ribadito i periti. Ci sono e potrebbero anche aumentare qualora arrivi la promozione in serie A. Il Tribunale dovrà anche valutare l’ammissibilità della buona prova arrivata all’ultimo minuto in una procedura aperta da tempo.

Nel pomeriggio il presidente rosanero Giovanni Giammarva ha diramato un comunicato in cui ribadisce la fiducia nel collegio giudicante e nel buon esito della vicenda. “La Società – si legge nella nota -, nel rispetto del lavoro dei giudici che nei prossimi giorni dovranno assumere la decisione, intende ribadire con questo comunicato il proprio convincimento sul positivo esito dell’intera vicenda, rafforzato ulteriormente da quanto emerso nel corso dell’udienza. In questo contesto, le ulteriori considerazioni svolte dalla Procura della Repubblica non hanno scalfito le tesi della società sulla propria solidità economica e finanziaria, tesi che, peraltro, sono in sintonia con le conclusioni a cui sono giunti i periti del Tribunale. Il Palermo Calcio, quindi, auspica di potere archiviare in tempi brevi la vicenda, che ha comunque distratto energie e risorse dall’obiettivo principale della promozione in Serie A”.


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