Annullata misura interdittiva |per il dirigente Musumeci - Live Sicilia

Annullata misura interdittiva |per il dirigente Musumeci

La decisione del Gip.

Corruzione e rifiuti
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CATANIA – Si sono conclusi gli interrogatori degli indagati coinvolti nell’inchiesta Garbage Affair che ha investito funzionari e dirigenti del Comune di Catania. L’inchiesta, condotta dai pm Fabio Regolo e Alessandra Tasciotti, ha scoperchiato un presunto sistema di favori e corruzione che ha sullo sfondo la gestione dell’appalto dei rifiuti. Una gestione “allegra”, così l’hanno definita i magistrati e gli investigatori in conferenza stampa.

Ci sono novità dal punto di vista delle misure cautelari. Il Gip, infatti, ha annullato la misura interdittiva nei confronti di Leonardo Musumeci, 33 anni, direttore della Direzione Ecologia e ambiente, e Rup per l’affidamento dell’appalto settennale, accusato di turbata libertà degli incanti. L’indagato era stato sospeso per un anno. Misura interdittiva – come detto – annullata. Una decisione quella del Gip molto probabilmente legata al rischio di reiterazione del reato, che concretamente sfuma visto che il rapporto tra Musumeci e il Comune di Catania è in scadenza, e non al profilo della gravità indiziaria.

Per la Procura il 33enne avrebbe avuto un ruolo ben preciso nel meccanismo criminale. Le intercettazioni hanno permesso agli investigatori della Dia di Catania di cristallizzare alcuni dati. Inequivabili in particolare le conversazioni captate tra Musumeci e Orazio Fazio, altro funzionario del Comune coinvolto nel terremoto investigativo. I due sarebbero stati consapevoli che l’Eco.Car (società componente del consorzio Seneco, che si è aggiudicato la gara ponte) non solo non aveva alcuni requisiti per partecipare al procedimento ma era la naturale continuazione della Ipi, la società che aveva gestito precedentemente l’appalto. Non a caso, il procuratore Carmelo Zuccaro in conferenza stampa ha detto: “Un dato deve essere chiaro, si scrive Eco.Car ma si legge Ipi”. Un modo per dire che l’una è il risultato speculare dell’altra.


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