La metamorfosi dei 5 Stelle |C'è aria di "modello Sicilia" - Live Sicilia

La metamorfosi dei 5 Stelle |C’è aria di “modello Sicilia”

Le aperture al dialogo e la mano tesa a Musumeci. Torna lo schema dei primi tempi di Crocetta?

I tempi cambiano. La repentina metamorfosi del Movimento 5 Stelle dell’ultima settimana non è sfuggita ai più. Dopo le barricate, i toni asperrimi, gli insulti e via discorrendo, cioè il repertorio che ha scandito la campagna elettorale, negli ultimi giorni i pentastellati sembrano traboccare delle migliori intenzioni.

Le parole d’ordine sono diventate “dialogo” e “confronto”. Lo auspica Giancarlo Cancelleri rivolgendosi al governo azzoppato senza maggioranza di Nello Musumeci e al centrodestra che arranca in un’Ars piccolo Vietnam dove i deputati scontenti bloccano tutto. I grillini si sono scoperti “responsabili”. Non vogliono far da stampella a nessuno, precisa lo stesso Cancelleri. Ma sono disposti a collaborare per il bene della Sicilia. Una svolta che può stupire ma solo fino a un certo punto. Perché l’atteggiamento del Movimento in realtà non sembra troppo dissimile da quello che il gruppo 5 Stelle ebbe a inizio legislatura cinque anni fa verso il governo Crocetta, quando si parlò di “modello Sicilia” per una serie di convergenze. Il pragmatismo politico, in realtà, è stato dagli albori una delle cifre almeno del grillismo siciliano.

Gli ultimi giorni, però, hanno in effetti segnato un’accelerazione. Non solo da Cancelleri ma anche dagli altri 5 Stelle arriva una pioggia di mano tese a Musumeci e al suo governo. Per dare l’idea si può scorrere un illuminante comunicato stampa di oggi della deputata regionale Stefania Campo che chiede lo stato di crisi per il comparto agricolo regionale dopo un incontro con il presidente della Regione. L’analisi del testo racconta meglio di ogni altra parola il nuovo corso. “Il nostro gruppo – scrive la deputata – è disponibile (e uno, ndr) a fare fronte comune con il governo regionale e le altre forze politiche per mettere in atto qualsiasi azione concreta che possa dare respiro agli agricoltori e possa agire in maniera strutturale a dare regole eque al comparto. Ovviamente comprendiamo l’imbarazzo del presidente della Regione Nello Musumeci che, ha mostrato impegno (manca solo un ‘bravo!’, ndr) nel voler risolvere i problemi del comparto, pur appartenendo all’area politica che quei problemi li ha causati. Il presidente della Regione Siciliana – spiega  ancora Campo – ha detto parole indubbiamente apprezzabili (qui un altro ‘bravo!’ ci stava, ndr), promettendo l’attivazione di un tavolo tecnico, l’incontro con le forze dell’ordine sui controlli dei prodotti in entrata nei nostri porti e una maggiore interlocuzione a Bruxelles”. E in allegato foto con presidente della Regione. Diciotto giorni (non anni, giorni) prima, su Facebook, video di Giancarlo Cancelleri. Un passaggio su Musumeci: “Mi fa schifo un presidente che parla in questi termini della prima forza politica del Paese”. Trova le differenze.

Attenti però ad arrivare a conclusioni affrettate. Le aperture dei 5 Stelle verso il governo restano con riserve. E come bastò un niente per fare evaporare il “modello Sicilia” che tanto piaceva ai giornali, lo stesso può accadere oggi. Lo stesso pomeriggio in cui la Campo inviava il suo dolce comunicato, Cancelleri e Zafarana sparavano a zero, in una nota congiunta su Gaetano Armao, arrivando a ipotizzare le sue dimissioni dalla giunta. Il cammino da incendiario a pompiere è ancora lungo.


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