Pubbliservizi, tavolo tecnico |per salvare 73 posti di lavoro - Live Sicilia

Pubbliservizi, tavolo tecnico |per salvare 73 posti di lavoro

Incontri e tavoli tecnici per trovare una soluzione.

CATANIA- Pubbliservizi, incontro tra ditta e sindacati: in ballo la sorte di 73 lavoratori. La riunione di ieri ha segnato “un momento di stallo”. E’ questa l’opinione del sindacalista Cisal Paolo Magrì. “L’incontro sindacale era già slittato lungo la settimana di Pasqua. Ieri l’azienda ci ha fatto trovare in rappresentanza solo un consulente esterno. Si tratta del dottor Privitera, revisore contabile: un professionista serio, ma ci aspettavamo i dirigenti, ed un organigramma aziendale secondo il nuovo contratto dei servizi: è da questo che si determinano gli esuberi.” Magrì considera inaccettabile l’idea dei licenziamenti. “Dobbiamo riuscire a trattare, pervenendo a una soluzione valida a contenere il costo del personale. L’azienda ha stabilito il numero dei posti in eccesso, sembra che alle nostre proposte non possa rispondere se non coi licenziamenti. Noi, prima che siano toccati i posti di lavoro, chiediamo l’abolizione dei superminimi illeciti: infatti alcuni persistono e sono molto alti. Per non parlare delle progressioni verticali illecite”, prosegue Magrì.

“Ieri non è successo nulla”, spiega Salvo Bonaventura della UIL Trasporti. “Continuiamo ad attendere dalla ditta una proposta completa per la gestione del personale, un accordo sul 20% di riduzione oraria con eventuale FIS (Fondo d’Integrazione Salariale) o cassa integrazione, dovrebbe essere sottoscritto il 20 aprile al Centro per l’Impiego”.  I legali della Pubbliservizi dovrebbero perciò verificare quale delle due modalità sia applicabile nel migliore dei modi. I famosi superminimi, secondo il presidente della ditta sarebbero però stati radicalmente eliminati. “Mi auguro che da qui al 20 – prosegue Bonaventura – oltre all’applicazione di FIS o cassa integrazione, arrivino per il personale proposte serie anche a termini più lunghi”. Discorso ribadito da Santo Gangemi, della UGL. “Salvare tutti i posti di lavoro e le famiglie dei dipendenti (370 persone in totale) è il nostro primo pensiero e obiettivo: vogliamo lavorare solo sulle certezze.” Prospettive abbastanza favorevoli sarebbero vicine, secondo Gangemi, che peraltro tiene molto in conto il lavoro dei consulenti: “Non ci saranno licenziamenti, né vi sono veri e propri esuberi, il problema era più nella necessità di ridurre gli stipendi, vista la situazione di debito della società”. L’interlocuzione è proseguita nei locali della Città Metropolitana. I lavoratori sono stati accolti dal dottor Schilirò che svolgerà il ruolo di mediatore con i vertici di Pubbliservizi. Lunedì è previsto un nuovo tavolo tecnico per capire come ricollocare i lavoratori.


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