Confisca e soggiorno obbligato | I guai di "Enzo il parrucchiere" - Live Sicilia

Confisca e soggiorno obbligato | I guai di “Enzo il parrucchiere”

Il Tribunale di Palermo

Il provvedimento riguarda Vincenzo Madonia che avrebbe guidato la famiglia mafiosa di Monreale.

PALERMO – Confisca di due immobili e obbligo di soggiorno per quattro anni. La sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo ha accolto la proposta della Procura nei confronti di Vincenzo Madonia, 56 anni.

Condannato per mafia negli anni Novanta, nel 2013 è stato di nuovo arrestato con l’accusa di avere guidato per un periodo la famiglia di Monreale. In primo grado è arrivata una condanna a dodici anni anche per estorsione. Vincenzo Madonia faceva il parrucchiere. Sembrava avere cambiato vita rispetto al passato ed invece il suo nome restò coinvolto nel blitz che fece emergere la figura di un insospettabile. Giovan Battista Ciulla, di professione fisioterapista, si sarebbe sobbarcato il peso di raccogliere le macerie della famiglia mafiosa di Monreale, azzerata con gli arresti del 2013. Vennero fuori anche le frizioni con Madonia che fu punito bruciando la macchina della figlia. Un retroscena raccontato dal pentito Giuseppe Micalizzi.

Le indagini patrimoniali eseguite dai procuratori aggiunti Sergio Demontis e Marzia Sabella hanno fatto emergere la sperequazione fra i redditi ufficiali della famiglia Madonia e gli investimenti necessari per comprare e ristrutturare i due immobili a Monreale. La richiesta di confisca, invece, non è stata accolta per alcuni conti correnti e libretti postali, dissequestrati dal collegio presieduto da Raffaele Malizia.


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