Le vaccinazioni in Italia | Sicilia e Friuli maglia nera - Live Sicilia

Le vaccinazioni in Italia | Sicilia e Friuli maglia nera

I dati esposti dall'Istituto superiore di sanità.

ROMA – “Complimenti al Lazio per il recupero degli ultimi mesi” ma “preoccupazione” per la provincia autonoma di Bolzano, il Friuli Venezia Giulia e la Sicilia. Ad esprimerle sono il ministro della salute Beatrice Lorenzin e il presidente dell’istituto Superiore di Sanità (Iss) Walter Ricciardi), che nel sottolineare la crescita generale delle coperture vaccinali, puntano l’attenzione sulle disuguaglianze tra una regione e l’altra. Per quanto riguarda la POLIO (contenuta nell’esavalente insieme a difterite, tetano, pertosse, epatite b e Haemophilus influenzae) la copertura nazionale per i bimbi di due anni e relativa ai nati nel 2015, vede un aumento dell’1,21% rispetto al 2016. Una crescita non altissima ma con 11 regioni che superano il 95%, ovvero la cosiddetta soglia di sicurezza, raggiunta la quale si riesce a limitare la circolazione della malattie fino a proteggere anche le persone che non sono immunizzate: Piemonte, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria e Sardegna. Ma ben 10 sono al di sotto: Lombardia (94,8%), Emilia Romagna (94,7%), Puglia (94,4%) e Val d’Aosta (93,6), Provincia Autonoma di Trento (93,9%), Veneto (93,5%), Marche (93%), Sicilia (91,3%), Friuli Venezia Giulia (90,4%) e la peggiore la Provincia Autonoma di Bolzano (85,8%). Per il MORBILLO (somministrato insieme a parotite, rosolia e, in alcune regioni, varicella) la copertura nazionale relativa ai bambini di 2 anni vede un ampio aumento del +4,4% rispetto al 2016. Ma solo una regione, il Lazio, supera la soglia di sicurezza del 95%, mentre complessivamente l’Italia si attesta al 91,7%. A trainarla in basso sono Bolzano, con solo il 71,8% di bimbi di questa fascia di età immunizzati, ma anche Marche (88,2%), Sicilia (85,6%), Friuli Venezia Giulia (86,5%) e Abruzzo (89,2%). Sono invece prossimi a raggiungere la soglia Piemonte e Umbria, con rispettivamente il 94,7% e 94,5%. Nel mezzo: Val d’Aosta (90,1%), Provincia Autonoma di Trento (91,7%), Veneto (92,3%), Liguria (90,9%), Toscana (93,5), Emilia Romagna (91,3%), Lombardia (93,8%), Basilicata (92,9), Molise (90,4%), Campania (91%), Puglia (91,1%), Calabria (92,8%), Sardegna (92,9%).

(ANSA).


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