Governo M5s-Lega | Trattative in alto mare - Live Sicilia

Governo M5s-Lega | Trattative in alto mare

L’accordo arenato sulla scelta del presidente del Consiglio e su alcuni temi programmatici.

DI MAIO - SALVINI
di
2 min di lettura

Il governo ancora non nasce. La strada davanti a Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che molti vedevano spianata verso Palazzo Chigi dopo il passo indietro di Berlusconi, si è rivelata più complicata che mai.

I due leader “governativi” si sono incontrati più volte in questi giorni e hanno lavorato fianco a fianco sui punti di contatto fra i rispettivi programmi. Ieri, però, da Mattarella, è stato l’ennesimo “nulla di fatto”. Movimento 5 Stelle e Lega erano infatti attesi dal Capo dello Stato per riferire sull’esito delle trattative e – nelle speranze dell’inquilino del Quirinale, almeno – dare il nome del possibile nuovo Presidente del Consiglio. Niente anche stavolta, serve più tempo.

Lo scoglio del premier c’è e sembra restare insormontabile. Fra nomi politici e tecnici di aria, sono ormai circa una ventina gli aspiranti Primo Ministro dati come certi, secondo le indiscrezioni, e poi bocciati nel confronto fra il Carroccio e i Pentastellati. Ultimi di una lunga lista sono stati l’economista Giulio Sapelli (che, a detta sua, resta comunque disponibile) e il giurista grillino Giuseppe Conte. Anche per loro la poltrona della quarta carica dello stato sembra restare lontana.

Ma i veti incrociati restano, anche sul programma. Ci sarebbero distanze da colmare sia sulla giustizia, sia sull’immigrazione, tematiche su cui nessuna delle forze politiche vuole fare un passo indietro, in quanto simboli delle rispettive identità.

Dalle parti di via Bellerio, secondo indiscrezioni, cominciano a farsi sentire i malumori di chi teme di perdere il consenso della base: sebbene la Lega sia data in prepotente ascesa in tutti i sondaggi, la riabilitazione giudiziaria di Berlusconi potrebbe bloccare il flusso di consensi ed arrestare la “corsa al Carroccio” che sta attraversando la destra italiana, prima al nord, ora anche al sud. Per questo, come il M5S, il partito di Salvini – qualora si dovesse raggiungere un’intesa con Di Maio – chiederà agli italiani (iscritti e non iscritti alla Lega) di “ratificare” il patto giallo-verde nei gazebo, già domenica prossima. Un’iniziativa che sembra voler prendere tempo e rimandare di altri sette giorni (almeno) l’eventuale insediamento del nuovo governo.

Insomma, nonostante i mille sforzi di Mattarella, le nuove elezioni tornano ad essere una prospettiva non così lontana.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI