Montante, continua l'inchiesta | Pioggia di avvisi di garanzia - Live Sicilia

Montante, continua l’inchiesta | Pioggia di avvisi di garanzia

Imprenditori, professionisti, esponenti delle forze dell'ordine, politici: l'inchiesta della Procura di Caltanissetta sempre più vasta.

CALTANISSETTA – Prosegue l’inchiesta sul “sistema” Montante. La squadra mobile ha notificato gli avvisi di garanzia ad alcuni imprenditori ed appartenenti alle forze dell’ordine finiti al centro dell’inchiesta Double Face, coordinata dal procuratore Amedeo Bertone.

L’avviso di garanzia è stato notificato ad Andrea Grassi, dirigente della prima divisione dello Sco di Roma, sospettato di aver veicolato informazioni riservate ad Antonello Montante e ad altri soggetti.

Maurizio Bernava, ex leader nazionale della Cisl ha ricevuto un avviso; gli inquirenti della Mobile guidata da Marzia Giustolisi lo accusano di aver favorito Montante perché dopo essere stato sentito dalla Procura di Caltanissetta come persona informata sui fatti, avrebbe rivelato “il contenuto di parte delle dichiarazioni contenute nel verbale”, per il quale era stato disposto il divieto di comunicazione di fatti o circostanze oggetto dell’indagine.

FINANZIERI – Hanno ricevuto l’avviso di garanzia Mario Sanfilippo, appartenente al nucleo di polizia tributaria di Caltanissetta, e Gianfranco Ardizzone, comandante provinciale della Guardia di finanza di Caltanissetta, accusato insieme a Montante e all’imprenditore Massimo Romano di “aver indirizzato e consapevolmente avallato” l’operato di due finanzieri, Ettore Orfanello, comandante del nucleo di polizia tributaria, e Mario Sanfilippo, appartenente al nucleo tributaria. I due finanzieri avrebbero effettuato controlli fiscali “favorevoli” a Montante e Romano, in cambio dell’assunzione della figlia Giuliana nel Confidi di Caltanissetta. Montante si sarebbe interessato anche per il trasferimento di Ardizzone alla Dia di Caltanissetta.

IL CARABINIERE – Avviso di garanzia a Letterio Romeo, comandante del reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri di Caltanissetta, che avrebbe “occultato” una relazione di servizio, con la quale attestava “di aver ricevuto da Antonio Montante una telefonata dal contenuto minatorio durante la quale quest’ultimo lo invitava a fare attenzione a ciò che facesse, poiché, altrimenti, gli avrebbe rotto tutti i denti, alludendo in particolare al rinvenimento, in sede di perquisizione locale eseguita nei confronti di Vincenzo Arnone, di alcune fotografie che lo ritraevano, tra gli altri, con lo stesso Arnone e con Salvatore Dario Di Francesco”.

CONTROSPIONAGGIO – Una serie di avvisi sono stati notificati per l’attività di elusione delle indagini della Procura. Avviso notificato a Carlo La Rotonda, indagato insieme a Montante e Diego Di Simone Perricone, ex poliziotto. La Rotonda avrebbe presentato una denuncia alla polizia simulando che qualcuno avesse installato, abusivamente, cimici in Confindustria.

Un avviso è stato notificato a Vincenzo Mistretta, accusato di favoreggiamento perché avrebbe aiutato Montante a eludere le investigazioni della Procura, attivandosi “per contattare persone che dovevano essere escusse dalla polizia”; Mistretta avrebbe rinvenuto anche gli apparati di intercettazione posizionati dalla Procura nella casa di Montante. “Avvisati” anche Carmelo Calì, accusato di aver aiutato Montante a eludere le investigazioni che la Procura stava eseguendo bonificando la sua abitazione. Indagato anche Andrea Calì, per aver effettuato, su richiesta di Montante, la bonifica della casa e delle sue autovetture. Tra i sospettati, che hanno ricevuto l’avviso di garanzia, anche Salvatore Mauro, che avrebbe “provveduto a creare le tracce della materiale installazione di un impianto audio video” nella sala d’aspetto di Confindustria Centro Sicilia, in pratica un apparato di intercettazione.

Nel ramo dell’inchiesta che riguarda gli amministratori, è stato notificato un avviso al dirigente regionale Alessandro Ferrara, che sarebbe stato costretto dalla Lo Bello e dalla Brandara a redigere atti contro Alfonso Cicero e Marco Venturi e a presentare denunce contro entrambi.

COMMERCIALISTI – Due avvisi sono stati notificati a noti commercialisti nisseni: Alessandro Pilato e Carmelo Carbone, accusati di falso in bilancio.

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