"Manifesto a Catania: le 10 priorità" |Confronto candidati-sindacati - Live Sicilia

“Manifesto a Catania: le 10 priorità” |Confronto candidati-sindacati

Ascoltati già Abramo, Grasso e Pogliese. Sabato sarà la volta di Enzo Bianco.

CATANIA – Primo confronto pubblico tra i candidati a sindaco e i sindacati catanesi; Cgil, Uil e Ugl hanno dedicato un intenso “faccia a faccia” con un primo gruppo di aspiranti alla poltrona di primo cittadino, Emiliano Abramo, Giovanni Grasso e Salvo Pogliese, sottoponendo i dieci quesiti di un documento redatto dalle segreterie. Sabato 26 alle ore 17,30, sarà la volta del candidato del Centro sinistra, Enzo Bianco, che incontrerà i sindacati nella sede della Cgil. “Lavoro a Catania: le 10 priorità” è un breve manifesto che punta su temi prioritari per il mondo del lavoro: infrastrutture, servizi sociali, sanità, ambiente e decoro, zona industriale, sicurezza, aziende partecipate, trasporto pubblico locale, burocrazia e partecipazione; il tutto sulla base di una parola chiave senza la quale verrebbe vanificato ogni sforzo di ascolto reale della comunità: la concertazione.

“Siamo molto soddisfatti di questo confronto, dove è stata la sostanza dei contenuti e non la retorica a farla da padrona. I tre candidati hanno dimostrato di conoscere a fondo i temi che abbiamo scelto e hanno detto la loro, esponendo con trasparenza i punti di vista. Per i sindacati e per i lavoratori, si tratta di un percorso di priorità necessario al rilancio di Catania in uno dei momenti più drammatici della sua storia dal punto di vista occupazionale”, commentano i segretari generali Giacomo Rota (Cgil), Enza Meli (Uil) e Giovanni Musumeci (Ugl).

Per il candidato civico Emiliano Abramo, incontrato nella sede della Cgil, guardare la città dall’ottica del porto significa non solo immaginarla in veste turistica, ma anche capace di offrire una mobilità leggera, con percorsi segnati per pedoni e biciclette. Il Piano di mobilità dovrebbe diventare centrale per puntare davvero ad una Catania liberata dagli ingorghi, ma anche la promozione dei posteggi attualmente deserti e degli stessi mezzi pubblici. Il trasporto municipale va dunque potenziato, eliminando i tempi d’attesa troppo lunghi, solo così sarà possibile scoraggiare l’uso delle auto. Lo stesso sistema Porto dovrebbe essere integrato con il PRG e restituito realmente alla città, confrontandosi sempre con la comunità. Abramo ha insistito molto sul recupero della Zona industriale e ha più volte citato il caso della Collina Primosole dove persistono gravi difficoltà dei cittadini proprio sul fronte del trasporto pubblico. Su temi come povertà e servizi sociali, Abramo ha spiegato la sua visione che mette al centro gli ultimi e le periferie, con una sanità fuori dalle logiche delle segreterie di partito, ma anche con una cultura più aperta alla città che veda ad esempio il Teatro Bellini aperto anche nelle ore diurne, per accogliere i turisti di certo curiosi della produzione belliniana. Sul bando per i rifiuti, il candidato sceglie la formula dello “spezzettamento dei bandi” affinché entrino in gioco più aziende e in regime di reale concorrenza tra loro. Su burocrazia e trasparenza, l’ammodernamento del sito web comunale e un linguaggio digitale adeguato potrebbero fare la differenza rispetto al passato.

Nella sede della Ugl i sindacati hanno incontrato l’aspirante primo cittadino Giovanni Grasso. Per l’esponente del Movimento 5 stelle, la chiave per lo sviluppo del territorio risiede in un’amministrazione comunale che abbia una visione chiara su quello che dovrà essere Catania non nell’immediato futuro, ma per i prossimi vent’anni. In questo fondamentale importanza è assunta dal Piano regolatore che deve guardare ad un’impostazione di città multicentrica, con una particolare attenzione ai quartieri periferici per un compiuto decentramento. Per Grasso che, se eletto, punterà alla concertazione anche attraverso un Comitato consultivo economico, la cultura ed il turismo devono essere il motore trainante dell’economia catanese. Sulla questione traffico, invece, il professore ha sottolineato come sia necessario un piano che comprenda l’aumento delle zone a traffico limitato ed una maggiore integrazione tra i mezzi pubblici, ritenendo importante l’accorpamento tra Amt e Sostare nell’ottica di un miglioramento del servizio e di una riduzione dei costi. Inoltre, la chiave di un maggiore rispetto dell’ambiente per il M5S non si potrà trovare soltanto nella pratica della raccolta differenziata, il cui appalto dovrà essere necessariamente suddiviso in lotti, ma nel riuso degli stessi rifiuti, mentre il rilancio della zona industriale dovrà avvenire attraverso una cogestione con gli imprenditori. Tra i punti salienti affrontati dal candidato sindaco, come l’emergenza abitativa, la questione sanità pubblica, il tema della legalità, infine, particolare attenzione è stata incentrata sull’impellenza di un piano commerciale capace di imprimere vitalità e decoro nei quartieri, creando opportunità per chi vuole investire nel commercio anche con forme incentivanti come l’affitto a canone agevolato delle botteghe comunali esistenti nei quartieri.

Il candidato del Centrodestra, Salvo Pogliese, ospitato nella sede Uil, sottolinea la grande potenzialità del Porto ma anche l’esigenza di fare sistema con quello di Augusta, naturalmente vocato al traffico commerciale. Catania può invece puntare sulle crociere e su un turismo strategico che attiri i visitatori con il preciso obiettivo di farli ritornare almeno una seconda volta, dopo il primo approccio “di passaggio”, solitamente molto positivo. Un obiettivo possibile potrebbe essere, infatti, quello del turismo congressuale.

Fondamentale sul fronte dei servizi sociali, un’ attenzione al forte disagio dei padri separati. Per Pogliese è poi necessario riprendere il rapporto con la Regione sul fronte dell’emergenza abitativa, puntare al rilancio dei servizi sanitari di base del territorio per sgonfiare le liste d’attesa nei pronto soccorso della città e i ricoveri inappropriati.

Il candidato del Centrodestra guarda anche con attenzione ai giovani, ed alla possibilità di rilanciare sportelli di informazione per attirare nuove energie imprenditoriali ma soprattutto nuovi investimenti. Il territorio dovrebbe essere raccontato in fiere specializzate ed aeroporti intercontinentali, in sinergia con privati ed associazioni, e nell’ottica di un approccio che annulli una volta per tutte il vecchio modo di promuovere la Sicilia, spesso inutilmente costoso e comunque quasi mai utile al raggiungimento degli obiettivi.

Per quanto riguarda la Zona industriale, Pogliese guarda con attenzione anche al grave problema dell’approvvigionamento idrico, che al momento è così insufficiente da costare alle aziende decine di migliaia di euro. Tutti i candidati si sono detti disponibili ad affrontare in maniera risolutiva il problema dei 105 precari del bacino prefettizio.


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