Caporalato nel Ragusano | Denunciati 5 imprenditori - Live Sicilia

Caporalato nel Ragusano | Denunciati 5 imprenditori

Paghe da 25 euro al giorno.

Il blitz della polizia
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RAGUSA – Cinque imprenditori – tre del settore zootecnico e due del settore agricolo – sono stati denunciati dalla Polizia di Stato di Ragusa per sfruttamento della manodopera e per aver fatto lavorare cittadini extracomunitari irregolari sul territorio nazionale durante controlli ad aziende agricole e zootecniche nei territori di Ragusa, Ispica e Vittoria nell’ambito di un’operazione di controllo su tutto il territorio italiano coordinata dal Servizio centrale operativo della direzione centrale anticrimine.

L’operazione è stata condotta dalla Squadra mobile, dalla Polizia scientifica e dagli agenti dei commissariati di Modica e Vittoria insieme con Inps, Ispettorato territoriale del lavoro ed Asp. In totale sono state controllate sette aziende, due delle quali sono state trovate in regola sia per quanto concerne l’impiego dei dipendenti, per il contributi previdenziali sia per la sicurezza sui luoghi di lavoro, l’uso di fitofarmaci e la tracciabilità dei prodotti biologici.

Gli agenti hanno controllato in totale 70 braccianti agricoli e allevatori di bestiame, molti dei quali, tra romeni, centro-africani, albanesi, bengalesi, indiani e italiani – irregolari. Uno degli imprenditori denunciati pagava i lavoratori, anche quelli a contratto, 25 euro al giorno per circa otto ore. Nella sua azienda sono state accertate gravi condizioni di degrado e la presenza di magazzini trasformati in abitazioni. I suoi operai hanno tutti riferito che il titolare impartiva gli ordini, organizzava il lavoro e li pagava. Altri due imprenditori pagavano equamente gli operai ma uno aveva assunto tre centroafricani irregolari sul territorio nazionale che avevano avuta respinta la loro richiesta d’asilo, l’altro aveva assunto tre operai albanesi irregolari. L’Ispettorato del Lavoro, l’Inps e l’Asp hanno inoltre sanzionato per decine di migliaia di euro gli imprenditori non trovati in regola. Alcuni indagati avevano assunto con un contratto ma poi sottopagavano i dipendenti, che non potevano godere di ferie o di assenze per malattia.

(ANSA).


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