"Troppo 'stress' al seggio elettorale" | Cambiano le operazioni di scrutinio - Live Sicilia

“Troppo ‘stress’ al seggio elettorale” | Cambiano le operazioni di scrutinio

A Catania e Messina, dove si vota anche per le circoscrizioni, si chiude alle 3 e si rinvia alle 9

PALERMO – Sospendere le operazioni di scrutinio che dovessero prolungarsi oltre le tre del mattino di lunedì 11 giugno, per poi ritornare al seggio dopo sei ore e completare il tutto a partire dalle nove. Lo prevede una circolare di oggi dell’assessore regionale alle Autonomie locali, Bernadette Grasso, che ridisegna le linee guida per i presidenti di seggio nelle città in cui, oltre al rinnovo del consiglio comunale, sono previste anche le elezioni per i consigli circoscrizionali. Una scelta dettata da una presa d’atto contenuta in una nota di ieri: “La concentrazione in una sola giornata di tutte le operazioni ha determinato disfunzioni e ritardi anche in conseguenza della condizione psico-fisica dei componenti il seggio elettorale, con il rischio – si legge nella circolare datata 31 maggio – di compromettere il buon esito della delicata fase dello scrutinio”.

Sulla base di queste considerazioni è stato emanato un nuovo atto di indirizzo che, di fatto, riguarda soltanto le città di Catania e Messina: le due città sono infatti le uniche in Sicilia che vedranno anche il voto per le circoscrizioni e per i presidenti di seggio sarà una vera corsa contro il tempo nel tentativo concludere tutte le operazioni di scrutinio entro le tre di notte. Le urne, infatti, saranno aperte dalle 7 alle 23 e i componenti dei seggi avranno quindi a disposizione soltanto quattro ore per portare a termine lo scrutinio dei voti sui candidati a sindaco, sui consiglieri comunali e su quelli di circoscrizione, compresa la compilazione dei relativi verbali. Qualora le operazioni dovessero protrarsi, i presidenti di seggio saranno costretti a sospendere il tutto e riprendere alle nove della stessa mattina.

“In tal caso – si legge nella circolare emanata dal dipartimento Autonomie locali – il presidente deve provvedere alla custodia della sala in modo che nessuno possa entrarvi, attenendosi alle istruzioni”. La circolare firmata oggi da Grasso chiarisce la nota emanata 24 ore prima, che dava ai presidenti la facoltà di scegliere, “sentiti gli scrutatori”, se rinviare le operazioni alle nove. Una possibilità esclusa, invece, dalla nuova circolare, che obbligherà i seggi elettorali di Catania e Messina, dove si voterà anche per sei circoscrizioni, a chiudere e a riaprire dopo sei ore qualora le operazioni di scrutinio non dovessero essere concluse entro le tre.

La nota dell’assessore alle Autonomie locali ha fatto saltare sulla sedia il Movimento 5 stelle all’Ars, secondo cui la circolare “mette a rischio il corretto svolgimento delle operazioni nei seggi e si presta a creare solo caos”. I grillini, che chiedono la revoca del provvedimento, bollano come “schizofrenica” la modifica dell’atto di indirizzo sulle operazioni preliminari e successive al voto: “E’ una cosa folle, che non agevola né gli scrutatori né i presidenti di seggio”, dicono i deputati M5s all’Ars.

“La disposizione sulla fase di voto – replica l’assessore Grasso – nasce dall’esigenza di garantire un ordinato svolgimento delle operazioni elettorale. Nessuna confusione in quanto le operazioni di scrutinio per il sindaco e il consiglio comunale non subiscono alcuna interruzione, si interrompe soltanto lo scrutinio delle circoscrizioni e ciò riguarda solo le Città metropolitane. Abbiamo accolto l’appello di tutti i Presidenti di seggio e la circolare è stata accolta con soddisfazione da tutti gli uffici elettorali. Se hanno dubbi, i 5 stelle chiedano ai componenti dei seggi che con spirito di abnegazione assolvono una delicata funzione per quasi 24 ore consecutive”.

 


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