Il giorno della fiducia al Senato | Le opposizioni: "Non dureranno" - Live Sicilia

Il giorno della fiducia al Senato | Le opposizioni: “Non dureranno”

I senatori siciliani di Forza Italia e Pd: "Faremo opposizione costruttiva. Tra Lega e M5S matrimonio difficile".

PALERMO – Pd e Forza Italia si preparano a fare l’opposizione al “governo del cambiamento”. Stamattina il presidente del Consiglio Giuseppe Conte presenterà in Senato le sue “comunicazioni”. Seguirà il dibattito con voto di fiducia finale. E i senatori forzisti e dem voteranno contro l’inedita alleanza giallo-verde.

“Vedremo che cosa sanno fare – dice Valeria Sudano, senatrice del Pd eletta in Sicilia orientale -. Se faranno bene per gli italiani, che ben venga. Io ho forti dubbi. Avendo ascoltato Salvini e Di Maio in Sicilia mi sembra che siano ancora in campagna elettorale. Leggo che rinviano la flat tax per le famiglie e che si farà solo per le imprese, cioè quello che avevano già fatto i governi di Renzi e Gentiloni. Di certo noi faremo un’opposizione costruttiva e per il bene del Pese”.

Opposizione costruttiva come quella che intende fare Forza Italia. Che voterà contro l’esecutivo del suo (ex?) alleato Salvini. Gabriella Giammanco, vicepresidente del gruppo dei senatori berlusconiani, a proposito della situazione del centrodestra commenta: “Salvini è andato a Catania a sostenere la campagna elettorale di Salvo Pogliese. La giornata è stata l’ulteriore conferma che questa alleanza regge. Continuiamo a lavorare insieme sui territori. Naturalmente questo governo che chiamano del cambiamento per noi è più un governo ‘del compromesso’. Si è fatto un accordo al ribasso, dovremo vedere a lungo termine che cosa accadrà. Noi abbiamo detto che voteremo no, perché un governo dove c’è il Movimento 5 Stelle è distante in maniera fisiologica da noi. Però – conclude la parlamentare palermitana – abbiamo anche sempre detto che noi non siamo una forza di protesta ma di governo, non faremo opposizione fine a se stessa, ma costruttiva, critica e propositiva”.

Eppure resta l’anomalia di un centrodestra che oggi si presenterà con un partito, la Lega, al governo, uno, Forza Italia, all’opposizione, e uno, Fratelli d’Italia, che si asterrà. Un gran bel caos. “Non vi è dubbio che è un momento di obiettiva difficoltà del centrodestra – ammette il senatore forzista Renato Schifani -. Forza Italia sconta la difficoltà che si è assunta per dare un governo agli italiani confidando che la Lega riesca ad approvare i punti del programma di centrodestra. Io penso che alla lunga queste assunzioni di responsabilità paghino”.

Ma il governo Conte durerà o no? Schifani è scettico: “Sarà un matrimonio difficile. È un’alleanza tra due partiti che hanno due visioni di società diverse. Un partito che guarda al Sud col suo bacino elettorale con politiche assistenzialiste e e un partito che guarda al Nord dove c’è il suo bacino elettorale con politiche sulla sicurezza e la crescita. Non scommetto che arrivino a tanti panettoni”.

Che duri poco o molto, il governo giallo-verde è una realtà con cui confrontarsi. Come? “Io credo che questa sia una fase storica – risponde Valeria Sudano -. Va rivisto come approcciarci nei confronti della società e quali sono i temi caldi che la gente vuole siano affrontati. Il metodo che hanno utilizzato loro ha alimentato la tensione sociale. Sono convinta che questo momento passerà. Le prime battaglie che faremo sicuramente sono quelle per il Mezzogiorno”. Battaglie che magari vedranno insieme Pd e Forza Italia, che condividono con Liberi e Uguali il ruolo d’opposizione? Sul rapporto coi dem i forzisti sono prudenti: “Secondo me il Pd deve prima chiarirsi al proprio interno e su questo ovviamente io non ho nulla da dire – risponde Giammanco -. Siamo partiti differenti, ognuno farà opposizione come meglio ritiene e coerentemente con il proprio programma”. E Forza Italia non rischia di perdere pezzi a favore di una Lega sempre più forte? “I cambi di casacca ci sono sempre stati e nessuno li può escludere. Staremo a vedere. Il nostro gruppo al Senato è molto molto coeso”, dice Giammanco.


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