Legge 104, cambiano le regole | Permessi in ore o giornate - Live Sicilia

Legge 104, cambiano le regole | Permessi in ore o giornate

La circolare della Funzione pubblica fa tornare il sistema al passato. Ma c'è il rischio "furbetti"

PALERMO – Cambiano, di nuovo, alla Regione le regole per poter usufruire dei permessi relativi alla legge 104: i dipendenti regionali potranno scegliere tra 18 ore mensili di permessi retribuiti o tre giorni interi al mese. È quanto stabilisce una circolare della dirigente generale della Funzione pubblica, Rosalia Pipia, che spiega come interpretare la norma approvata nell’ultima Finanziaria. L’articolo 22 della legge di Stabilità, di fatto, riporta il sistema dei permessi a prima del maggio 2015. Il punto è che questo “nuovo” sistema potrebbe agevolare i cosiddetti “furbetti”: scegliendo infatti il mercoledì, come giorno di permesso, il monte ore di cui il lavoratore può usufruire sale a 30 ore mensili, molte più delle 18 previste con l’alternativa.

In realtà, come dicevamo, non si tratta di una vera e propria “rivoluzione”, quanto, piuttosto, di un ritorno al passato. La norma inserita nella Finanziaria 2018 altro non fa che “rivedere” quello che era stato stabilito da Luciana Giammanco, ex dirigente generale della Funzione pubblica, che aveva cancellato la possibilità per il lavoratore di scegliere tra le due opzioni lasciando soltanto la possibilità delle 18 ore mensili. Un sistema che aveva generato un malcontento diffuso negli uffici dell’amministrazione anche perché disallineato alla normativa nazionale. L’amministrazione corse ai ripari modificando il sistema dei permessi e consentendo la scelta soltanto ai dipendenti disabili e non a quelli che invece usufruiscono della 104 per accudire parenti con disabilità.

Adesso, con la Funzione pubblica del governo Musumeci si torna al vecchio sistema. Ma il rischio di veder crescere il numero dei “furbetti” diventa più concreto. I regionali, infatti, lavorano 36 ore alla settimana, distribuite su 5 giorni, dal lunedì al venerdì; il mercoledì è il giorno del rientro pomeridiano, per un totale di 10 ore. Scegliendo quindi questo giorno per il permesso retribuito, le ore a disposizione diventerebbero poco meno del doppio. Una opportunità che alcuni non si faranno sfuggire.

Poco dopo l’insediamento, il presidente della Regione aveva lamentato il fatto che ci fossero “2.350 dipendenti che usufruiscono della legge 104”. E che ci fossero “casi di dipendenti che si sono fatti adottare per legittimare i benefici della legge”. E aveva annunciato. “Ne parleremo con le organizzazioni sindacali, sono convinto che le troveremo dalla nostra parte. Il tempo dei giochetti, delle coperture e dei ricatti reciproci è scaduto”. Una dichiarazione che aveva spinto, però, proprio i sindacati sulle barricate, in difesa dei dipendenti che usufruivano correttamente del permesso. Tanto che il governatore poi, sul suo profilo Facebook, spiegò: “La legge 104 che tutela chi ha familiari disabili è una norma che merita rispetto. Ecco perché l’unico modo per dare dignità al lavoro delle persone oneste è quello di stanare i furbi che di quella legge fanno un uso distorto. Ho disposto verifiche nelle strutture regionali dell’Isola, anche in collaborazione con altri enti. L’obiettivo è tutelare chi veramente ha bisogno di permessi per accudire i propri familiari bisognosi di assistenza”. Con la nuova norma, l’esigenza dei controlli, evidentemente diventa ancora più urgente. 

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