Rischio licenziamenti in Sas | La preoccupazione dei sindacati - Live Sicilia

Rischio licenziamenti in Sas | La preoccupazione dei sindacati

Un sit in dei dipendenti Sas (Foto d'archivio)

Decine di lavoratori potrebbero perdere il posto di lavoro.

LE REAZIONI
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2 min di lettura

PALERMO – La notizia di 44 lavoratori a rischio licenziamento alla Sas sta preoccupando i sindacati. “Prendiamo atto, con non poco rammarico – scrive Salvo Barone di Asia-Uil – che circa 44 lavoratori della Sas, soccombenti in appello, si trovano in bilico tra un futuro occupazionale ed il baratro di un licenziamento. Ancora una volta i contenziosi sono i tristi protagonisti della vita societaria della Servizi Ausiliari Sicilia”. “Costringere i lavoratori ad adire le vie legali per il riconoscimento dei propri diritti comporta un non indifferente esborso di denaro per tanti padri di famiglia. Di contro – prosegue Barone – la società si trova nella condizione di dovere predisporre una difesa legale con impiego di risorse economiche che potrebbero essere utilizzate per migliorare i livelli occupazionali. Urge, pertanto, l’apertura di un tavolo politico-sindacale per affrontare e definire tutte le esigenze manifestate dal personale in forza. Dalle vicende giudiziarie dei lavoratori “ex interinali” alla necessità di sottoscrivere il passaggio a full time dei lavoratori part time, senza dimenticare il riconoscimento dell’anzianità di servizio dei lavoratori provenienti dalle società dismesse. Insomma non c’è più tempo da perdere”.

Il sindacato Ursas, federato Sadirs, intanto, ha chiesto di essere convocato dalla commissione Lavoro all’Ars per discutere i problemi dei dipendenti della Sas e del rischio licenziamento quando si attende in autunno la decisione della Cassazione. “Riteniamo tale estemporanea iniziativa – dice il segretario Ursas, Pietro La Torre – assolutamente irrispettosa delle espresse volontà politiche tese nell’ultima finanziaria a trovare una soluzione al contenzioso attraverso atti transattivi e in ultimo con ulteriori integrazioni e modifiche al testo esitato in sede di collegato. Non appare chiaro – prosegue La Torre – ove trovi origine tale indicazione né come sia possibile che una società ad oggi ancora priva dei suoi organi d’amministrazione possa avviare riflessioni o percorsi forieri di ulteriori contenziosi e conflitti e lacerazione. Questa accelerazione appare incredibile perchè potrebbe vedere la Sas soccombere con costi a carico della collettività. In ogni caso questi lavoratori avrebbero diritto a essere ricollocati tramite il bacino unico”.

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