Martina, un'onda l'ha portata via | Papà e mamma donano gli organi - Live Sicilia

Martina, un’onda l’ha portata via | Papà e mamma donano gli organi

Martina, la tredicenne era stata salvata ad Isola

Il grande gesto d'amore dei genitori delle 13enne travolta dal mare a Isola delle Femmine.

PALERMO – Un’onda ha strappato alla vita Martina Bologna. A soli 13 anni non c’è stato nulla da fare per la giovane trascinata in acqua, domenica, e poi finita al largo. A soccorrerla ad Isola delle Femmine erano stati due bagnini della struttura “Scogliera Azzurra”, Cosimo e Calogero Favaloro, durante una delicata operazione di salvataggio. Il peggio sembrava passato, ma invece le condizioni della ragazzina sono precipitate. Per questo stamattina i medici del reparto di rianimazione del Cervello, diretto dal dottor Baldassare Renda, hanno eseguito l’elettroencefalogramma volto ad accertare il suo stato.

E’ risultato piatto e da quel momento in poi, è venuta meno ogni speranza. E’ infatti partita la procedura per l’accertamento della morte cerebrale, durante la quale i genitori di Martina hanno dato l’assenso al prelievo degli organi. Un immenso gesto di generosità da parte dei familiari della tredicenne, che fino all’ultimo hanno sperato nel miracolo. Non hanno lasciato l’ospedale nemmeno per un istante: da quando era stata trasportata al “Cervello”, dietro alla porta del reparto si sono alternati decine di amici, compagni di scuola, conoscenti.

Le condizioni, da ieri, erano disperate. La giovane, che abitava nella zona di Cruillas a Palermo, stava prendendo il sole insieme alla zia e ad una cugina, quando è stata sorpresa dall’onda anomala: momenti concitati e di estrema disperazione durante i quali ha inghiottito molta acqua e ha battuto la testa. Poi il salvataggio, avvenuto grazie al pronto intervento dei due bagnini, che avevano riacceso la speranza.

Le ultime sono state così ore drammatiche. Sui social network, chi conosce Martina aveva invitato ad una preghiera collettiva, per dare forza e coraggio anche alla famiglia. Adesso, le parole tentano di consolare un dolore immenso, al quale i genitori hanno nel frattempo risposto con una scelta d’amore ed altruismo, quella di donare gli organi. L’intervento sarà effettuato stanotte.


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