Acireale, la roccaforte dello spaccio |I signori della droga alla sbarra - Live Sicilia

Acireale, la roccaforte dello spaccio |I signori della droga alla sbarra

Le richieste di pena della pm Assunta Musella.

processo abbreviato
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ACIREALE. Il quartiere San Cosmo di Acireale era stato trasformato in un vero e proprio take away dello spaccio di “erba”. Un supermercato della droga gestito da un gruppo criminale ben organizzato e strutturato, con ruoli e turni precisi. Nella primavera del 2017 i carabinieri sono però riusciti a sgominarla la micro holding della marijuana acese. La pm Assunta Musella non ha fatto sconti per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato. Dai 20 ai 3 anni le richieste di condanna chieste dal sostituto procuratore al Gup Daniela Monaco Crea. Venti sono gli anni chiesti per Clemente Rosario Bisicchia, 16 invece quelli per Sebastiano Bisicchia. Pena pesante, considerando la riduzione prevista dal rito alternativo, anche per Giuseppe Christian Miraglia: la pm ha chiesto una condanna a 14 anni. Il sostituto procuratore Assunta Musella ha sviscerato ogni passo dell’inchiesta che ha fotografato e documentato gli affari illeciti dei gestori della piazza di spaccio acese.

Le richieste di pena. Sebastiano Bisicchia, 16 anni, Clemente Rosario Bisicchia, 20 anni, Salvatore Bisicchia, 3 anni e 4 mesi, Concetto Brancato, 3 anni e 4 mesi, Giuseppe Patruno, 8 anni, Mario Scuto, 10 anni, Rosario Abramo, 2 anni e 6 mesi, Luciano Leotta, 3 anni e 4 mesi, Riccardo Massimo, 8 anni, Giuseppe Christian Miraglia, 14 anni, Gabriella Rita Bella, 2 anni e 6 mesi, Alessandro Rizzo, 3 anni, Orazio Brancato, 8 anni.

Il blitz. La mattina del 25 maggio 2017 il popolare quartiere San Cosmo di Acireale si è svegliato al suono delle sirene dei carabinieri. I militari hanno fatto scattare le manette dei presunti gestori della più florida piazza di spaccio di marijuana della città dei cento campanili. Le indagini condotte dal Nucleo Operativo della Compagnia di Acireale dall’ottobre del 2015 al giugno del 2016 hanno permesso di documentare i ruoli all’interno del gruppo criminale  (pusher, vedette e rifornitori) che ha piazzato la sua roccaforte nel quartiere acese. Certamente Clemente Bisicchia aveva un ruolo di vertice nel “cosmo market”, così il nome dell’operazione. Inoltre l’inchiesta ha reso possibile quantificare il volume d’affari dell’attività illecita: migliaia di euro al giorno. Inequivocabili le intercettazioni audio e video che immortalano decine e decine di cessioni. Un vero e proprio supermarket dello spaccio: con turni di vendita ben stabiliti e mansioni ben definite. Si spacciava dalle 8 del mattino fino a mezzanotte. La droga è un mercato che non conosce crisi. E quando gli spacciatori finivano in gattabuia? Nessun problema, c’era già il nuovo pusher pronto a prendere il suo posto.

Il processo abbreviato.  Il Gup Daniela Monaco Crea ha aggiornato l’udienza preliminare al prossimo 11 settembre per l’inizio delle arringhe del collegio difensivo composto dagli avvocati Alessandro Vecchio, Maria Isabella Coppola, Antonino Quattrocchi, Fabrizio Seminara e Antonino Paolo Russo. Al termine delle discussioni, se non ci saranno repliche delle parti, la Gup si ritirerà in camera di consiglio per la sentenza.


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